15 settembre, 2008

E via.

Tacabanda. Si riede. Un nuovo anno scolastico, sempre meno figlioli da portare, siamo arrivati e due e due resteranno per un pò. Finiti i tempi in cui, tra quattro, avevamo rappresentati dal liceo alla scuola materna, nell'interezza di un anno scolastico. Ora, soltanto liceo e scuola media, dacchè i due universitari sono tali. Concetto nebuloso ma non difficile da afferrare. Stamattina, ben contenta che ero, cinguettavo come una cinciallegra, doccia veloce, una nuvola di profumo agrumato che ha investito anche la Princi, uno chignon discreto e così cool, signora cara, che non se lo immagina neppure. Poi, lo sguardo mi è caduto di fuori. Scusate, avevo ordinato dell'autunno pieno, di quello di una volta, rossastro, le foglie, il maglioncino leggero, il sole ancora tiepido, andare in giro in bici, le passeggiate, l'abbronzatura che ancora si vede e tutto il resto. Deve esserci un errore, provi a controllare. Così, la cinciallegra s'è zittita, alla fine, congelata dal freddo porco che fa, dalla pioggia a goccioloni e da questo cielo che, non mi par possibile, ha questo colore qua. Si farà un giro al mercato, le varie ed eventuali di ogni giorno, le cose di sempre. Buon anno scolastico, comunque. E poi, a pensarci bene, non so neppure che verso facciano. Le cinciallegre, intendo.

12 settembre, 2008

Riassunto.




Si aggiunga, uno scenario da Rivoluzione Francese Dopo la Battaglia, cose e cose un pò dovunque, solari a metà, teli da spiaggia dimenticati negli zaini e perciò calcificati con stalattiti e stalagmiti che nemmeno alle grotte di Toirano, quaderni a quadretti, copertine, libri usati e libri nuovissimi, patenti da ciclomotore, un'automobilina nuova fiammante per il Giurisprudente, iscrizioni a piscine, una laurea in arrivo, carte d'identità scadute, appuntamenti, ladri di passaggio e perchè no, anche un bel temporale. Sì, non c'è male, grazie.

09 settembre, 2008

Vengo dal mare.

Vengo dal mare. E porto con me sete e broccati, tappeti pregiati e spezie e ortaggi misteriosi e sconosciuti. Vengo dal mare. Ho navigato fra le stelle e le onde e il buio, ho giocato ad indovinare la traiettoria perfetta delle stelle cadenti, e a loro ho affidato il desiderio più grande e segreto che ho. Vengo dal mare. Ho negli occhi la luce del sole che và giù. a sparire chissà dove, e quella improvvisa e dolcissima, da un'altra parte, una fetta di mandarino e poi di arancia e via via, sempre più sù, e poi tondo, superbo, maestoso, proprio là, in quel cielo d'ametista e corallo, nell'ineluttabile succedersi delle albe e dei tramonti, che solo sul mare hanno il loro senso più assoluto. Vengo dal mare. Ho piccole ciotole d'argento, per raccogliere le lacrime invisibili di chi domani piangerà con me, con me che non saprò che cosa dire se non che sono qui, ad ascoltare e a dire nulla. Ho piccoli sacchetti di lino grezzo, per conservare la speranza di una madre, piccole scatole d'avorio per i miei pensieri, i miei abbracci, le confidenze e i sorrisi e le risate del rientro, i progetti, i racconti. Felice di essere a casa. Di essere qui. E di sapere ancora un pò di vento e di sale, di avere ancora davanti quel buffo delfino che giocava con noi e di sentirmi così, frastornata e serena, ubriaca e ciondolante, una donna felice che viene dal mare.

05 settembre, 2008

Tornando a casa.



Pochissima connessione, pochissima linea del telefono, mare e mare e sole e sole e poi ancora mare e poi ancora sole. E paesini arroccati, spiagge bianchissime, rocce, fortezze, cittadelle, mura, mercatini e je vous emprie e pas du tout. Così, si riede. A centellinare ancora un pochino questa lunga estate che finirà tra brevissimo, i pensieri di casa si intrecciano con quelli di qui, si prepara, si progetta, si parla e si parla in queste sere di famiglia ristretta, si fanno congetture e programmi, si gioca, si sogna. Sogno Di Una Settimana Di Fine Estate. Qualcosa mi ricorda, ma come titolo, non c'è male.

Odore di dicembre.

  Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...