
12 maggio, 2008
09 maggio, 2008
... E va bene.



08 maggio, 2008
07 maggio, 2008
Curiosi come scimmie.

Considerando che, se facessi un altro bambino non saprei più che macchina comprare, e che, il Cielo mi ascolti, un amante è faticoso e impegnativo e sinceramente ma dove lo trovo il tempo, il mistero che affligge e il grande segreto che presto svelerò non è nessuna di queste cose qui.
No. No. No. Non dirò un bel nientissimo niente proprio.
O forse sì, un qualcheccosa lo posso anche dire.
Che ci sarà da fare tardi, per una volta.
Curiosi, curiosi, curiosi.
Però, che bello.
CdM Day.

Special Knit Cafè
Special Guest Cuore di Maglia®
Giovedì 8 maggio
dalle 15 fino al tramonto
A Casa di Josephine
Via Parma 10
Alessandria
Special Guest Cuore di Maglia®
Giovedì 8 maggio
dalle 15 fino al tramonto
A Casa di Josephine
Via Parma 10
Alessandria
Photo from: The Purl Bee
Sorrisi di maggio.

E magliette leggere, le maniche a tre quarti, le gonnine di voile, gli occhiali da sole. E le ceste di paglia, di già, per la spesa, mica ci prendiamo più le buste di plastica, così attente che siamo e un pochino snob, abbiamo solo deliziosi sacchettini di tela colorata e sporte provenzali e cestini da spiaggia di un viola accecante, da dove tra poco faranno capolino i grissini tiepidi del forno in città. E i boccioli delle rose, ce l'hanno fatta alla fine, qualche pidocchio qua e là, ma insomma, non andiamo tanto per il sottile, uno spruzzino di quell'intruglio e spariranno, per far esplodere tra qualche giorno un profumo di fresco e di buono, che se chiudi gli occhi sembra di annusare un flacone di essenza, ma come di cosa, di rosa, no? E i colori, dal crema al lilla, dal rosa rosa all'arancio melone, sarà un tripudio di petali già un pò sfioriti, come dire, le rose inglesi sono così, fioriscono di fiori già pieni, boccioli restano pochissimo, un giorno o due, e poi esplodono, appunto. Oggi una mattina dedicata un pò alle cose di casa, lenzuola nuove, magari, quando si ha voglia di qualcosa di nuovo si passa anche dalle lenzuola, non succede anche a lei? Arriva il sole, il caldino della primavera, il piumone alle ortiche e un delirio di lenzuolini a glicini e a papaveri, gli stessi che crescono nelle aiuole in mezzo al traffico, che belli i papaveri ai bordi della strada, mi fermerei a raccoglierli e li metterei in un vaso, insieme alle calle dell'Esselunga, con la polverina per farli durare più a lungo. I papaveri sono il segno della scuola che sta quasi per finire, si disegnavano sul quaderno di bella, col fiordaliso e una spiga di grano, copiati da Roselline, a mano libera, si diceva, mica i disegni spigolosi da fare coi quadretti. Orbene, una mattina di una banale e rassicurante semplicità, chè non disperino le sorelle del Corso, che tornata son e presto mi recherò, un caffè e una chiacchiera, che di notizie, signore care, ne ho una esplosiva, che non è gossip ma è molto di più. Ben venga maggio, con le polo e i sandali, con questa beatitudine immotivata, con questo raffinato benessere, con questa placida, sorridente quotidianità. I sorrisi, signora mia, sono come le rose dell'aiuola. Stanno chiusi per un pò e poi giocano a chi esce fuori per primo, a chi ha il colore più sgargiante, chi il profumo più intenso. E i sorrisi di maggio, ben lo si sa, sono a mazzi come le rose, a sorpresa, come i papaveri, a grappoli, come il glicine delle lenzuola.
05 maggio, 2008
Un calcio nel culo.

Percossa e attonita.

04 maggio, 2008
Yawnnnn!

Quasi il giro dell'orologio, più o meno. Niente tv, niente di niente, una cena improvvisata, qualcuno in giro, facciamo che stasera ognuno apre il frigo e prende un pò quello che vuole, un'insalatina, una pesca succosa da circa 3 euro, e fate un desiderio, sono le prime della stagione, qualcuno vuole una pasta? Una stanchezza cosmica, come se avessi passato il sabato pomeriggio a scaricare casse di angurie ai mercati generali. E invece, una festa a sorpresa ieri mattina, riuscitissima e stupefacente, e poi il nulla, qualche lavatrice estemporanea, che quella non manca proprio mai e lavoretti senza senso, da sabato pomeriggio. Alle 10 più o meno sono crollata, come si crolla quando proprio non ce la si fa più, quando fai fatica a tenere gli occhi aperti, quando ti infili la camicia da notte in uno stato di semi-incoscienza e ti schianti e resti immobile e formuli un pensiero e mezzo, di quelli che si fanno prima di dormire e poi, poi la nebbia, la schiuma, prati di cotone e di silenzio e di zzzzzz. Insomma, avevo sonno. E anche stamattina, in realtà. Va bene, sarà la primavera, ma dormire e dormire come nonna Cesira non mi pare nemmeno tanto normale. Con la quantità di cose domenicali che ho da fare. Sissignore. Un regio ragù per la regia famiglia. Lo stendimento di due lavatrici, accuratissime, essendovi insita la arbitrale divisa federale del federale arbitro Holden Paparesta LoBello, che più bello lo è per ben sul serio in questi giorni, che un pò gli brillano gli occhi castagna, vai tu a capire perchè. Una domenica di sole pallido pallido, coi gladioli già cresciuti al bordo del pratino, le rose in boccioli verdini, le violette esplose. Tutto normale e tranquillissimo. Però, un sonnellino...
02 maggio, 2008
Point à la ligne.

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