Senti con gli occhi, con le orecchie, e con le mani.
Come quando sei al buio e cammini a tentoni, per non sbattere nello spigolo della credenza.
Senti e vedi le cose che accadono, le senti con gli occhi perchè li strizzi forte, per non vederli, sentirli solo, c'è troppa luce, non ce la faccio a guardare, come quando salgo in alto e non guardo giù, soffro l'altezza, forse ho paura di avvicinarmi troppo al cielo, chi lo sa.
E con le orecchie senti il brusio, la gente, le chiacchiere, i discorsi, le parole, una sull'altra, che rotolano, macigni, sassi, vetri appuntiti e chiodi e coltelli e filo spinato e spilli, e male, male ovunque e sacchi, sacchi si sabbia, sul petto, sulle gambe,sacchi che ti sbarrano la strada e la sabbia che ne esce si infila ovunque, nei pantaloni, nelle scarpe, perfino in bocca e non sai ridere, non lo sai più, e non sai piangere, non lo sai più, urli e basta, gridi e basta e nemmeno respiri e nemmeno ce la fai a fare un suono, e cadi, e cerchi di correre e inciampi, e nemmeno a camminare riesci più, che le stringhe ti fanno inciampare e hai palle di piombo pensatissime legate alle caviglie, e catene arrugginite, non più i campanellini che hai avuto per 5 anni, quanti erano, un filo viola e sei campanellini, che camminavi e facevi din din din anche d'inverno, anche sotto la doccia, anche nella neve, come in spiaggia, ma la neve non è spiaggia, la neve è gelo, gelo forte che ti squassa l'anima e tu sei lì, a non fare niente, a non sapere fare niente, più niente, a non essere più niente, non so più leggere, non so più scrivere, non ci sono più.
Ho giorni in fila che mi guardano e mi odiano, ho giorni in bagno a vomitare, ho giorni che mi aspettano seduti sul letto quando vado a dormire, per non lasciarmi dormire o per farmi dormire così tanto che mi sembra di morire un pochino, che non posso farlo adesso perchè nemmeno ci riesco, e quanti lo vorrebbero magari, e quanto male, quante ferite, quanti colpi durissimi che non riesco a parare, non ho corazza e non ho elmo, non ho esercito o cavallo, non ho parole nè sentimento, non ho più risposte e nemmeno domande.
Ho solo ferite, lividi e tagli, e occhi gonfi e mani stanche e gambe rigide e mi fa male il cuore.
Il cuore non fa male, cretina che sei, dormi, dormi e muori un pò, accontentale, dormi e non sentire nulla, nè con gli occhi, nè con le mani, le orecchie sì, quelle che sentono le parole e il male sentono ancora da lontano quei campanelli, din din din, senti quella che eri, che non trova la strada, ti hanno ucciso e lo sanno, la spiaggia è lontana, non ci arriverai mai.