30 ottobre, 2008
28 ottobre, 2008
Ode alla clementina.

27 ottobre, 2008
Cuore d'autunno.

A trovarla. Una sola, valida ragione per uscire fuori dal letto e ciondolando mettersi sotto la doccia e lasciar scorrere l'acqua, guardandola senza infilarcisi sotto. Che si è aperta la finestra stamattina e persino l'ultima solinga rosa dell'aiuola si era arresa e aveva lasciato andare giù quei suoi petali arruffati, sono rose inglesi, mica normali, hanno i petali sfioriti appena in boccio, cioè sembrano, non che lo sono veramente, ecco. Sfacciata, fuori posto, quasi, troppo colorata fra tanto marroncino, e profumatissima, come a concentrare su di sè tutto il profumo delle altre non fiorite. Che mattina noiosa, che risveglio affannato, che ansia e paura, anche, ma di che? mi chiedo e chiedo, ma mi conosco così bene, io, più me lo chiedo e meno trovo la risposta, anzi, più me lo chiedo e più questo peso si fa più grande e ingestibile che nemmeno urlare, che nemmeno respirare a fondo, che nemmeno avvolgersi in una sciarpa leggera che si ci affondo la faccia ci sento il mio profumo e mi fa dire questa è mia. Niente. Ma sì che è la stagione, d'autunno non è in forma nessuno, d'autunno ci si sente tutti già un pò in letargo, d'autunno si è un pò tutti come le foglie del ciliegio, i petali della rosa solinga, si sta sù finchè si riesce, finchè si può, e poi ci si arrende, mesti, ci si lascia cadere giù svolazzando un pochino, sulle cortecce di pino, sul pratino con la brina, e si sta lì, a prendere questa pioggerella leggera, a pensare e a pensare e a non trovare nessun modo, nessuna strada, nessun valido percorso per riuscire a ritornare sù.
23 ottobre, 2008
Buona la prima.

21 ottobre, 2008
Le impronte delle nuvole.

19 ottobre, 2008
Ti abbraccio.

16 ottobre, 2008
Il restyling.

15 ottobre, 2008
Leggera.

13 ottobre, 2008
L'acchiappo.
10 ottobre, 2008
Il gomitolo.

E' un autunno un pò così. Tiepido e gentile, spietato per certi versi, noioso a tratti e troppo complicato in altri. Noi quassù, nella casa in collina, ci si arrabatta, ci si prova a districare, a nuotare fuori, qualche volta si urla, si lanciano sedie di design contro qualche figliolo, si cerca di fronteggiare alla meno peggio, ci si prepara a che cosa non si sa, e si vive, tranquilli è una parola inadeguata, ma insomma. L'espressione la vita scorre non mi appartiene per niente. Qui la vita non scorre affatto, altro che fiume tranquillo, qui è tutto un susseguirsi di burrasche e buriane e maremoti e inondazioni, no che non scorre placida, forma cascate e onde anomale e tempeste perfette. Perciò ci si deve trovare, come ho avuto modo di dire in molte occasioni, un modo per salvarsi un pochino. Un gomitolo è la salvezza. Non mi estraneo, ma ci vado vicina. Mi si può parlare, rispondo anche, tranne quando devo contare e allora tutti che rispettano, come in una sorta di tempio, un silenzio un pò forzato, La Mamma Sta Contando, e invece magari, penso a tutt'altro. E' una piccolissima rivincita, un minuscolo inganno per dire, dai, lasciatemi stare per un pò, ho rassettato e fatto il pane e il sugo e la spesa, ho steso e raccolto e piegato e diviso, andata sù e giù dalla city un paio di volte, foderato libri e sentito poesie, lagnanze e discussioni, gestito lamentele e firmato verifiche e giustifiche e permessi e sistemato due armadi e trasportato piumoni e trapunte e riordinato, era ora, bikini e parei con un sospiro di mestizia. Adesso, basta. Ho un gomitolo qui, qualcosa ci farò, la tv mi annoia e non ho testa e concentrazione per leggere nulla, al momento. E' un filo sottile che mi porta dove voglio, basta che scelga, se al mare, da Tiffany o sul set di un bel film, non so mai bene se sono io a seguirlo o se è lui, il filo, che segue me. Ed è così bello inventare qualcosa, sia fuori che dentro, mi invento un viaggio a Parigi mentre faccio una mantella per la PrinciCheSuona, un giro da Harrod's e vien fuori una cuffietta, un capitolo del mio libro ed ecco due scarpine. A tutto il resto, penserò tra un pò. E poi, ci sono piccoli regali come questo, a farmi stare così bene. Tutto nasce da un gomitolo, da passione e inventiva,amore e fantasia. C'è tanto da fare e lo farò, ma adesso, lasciatemi qui col mio gomitolo, coi mie pensieri e le mie storie inventate, lasciatemi contare che se sbaglio devo disfare e disfare proprio non mi va.
09 ottobre, 2008
Ode al rossetto.

08 ottobre, 2008
...muovimi il sole.
E' una mattina arancione di foglie e un pò trasparente di brina ghiacciata, di azzurro nascosto da un velo di nuvole timidissime. Non fa nemmeno freddo, pensa un pò. Ho deciso che sarà una bella giornata, che non frignerò come una scolaretta, che non mi farò prendere dagli eventi, che mi sentirò bene, educata e rispettosa, compunta e a posto, dacchè ho in testa questa canzone, la canterò fino alla nausea, come faccio spesso, una frase o due per mille volte. Almeno, fino a quando avrò chiaro che diavolo vuol dire Muovimi Il Sole. Però, è una bella frase e allora va bene.
07 ottobre, 2008
Ciao.

06 ottobre, 2008
Passerà.

03 ottobre, 2008
Non sembra.

No, non sembra. Non sembra lo stesso di quando diceva tolefono. Di quando gli insegnavo a nuotare, di quando mi guardava curioso con quegli occhi profondi, sospettosi, anche, ma con un guizzo che mai dimentico, un misto di bene e di allegria, non so, mai ostili, mai. Non sembra lo stesso di Fai la Faccia di Spiacenza, di quando abbracciava con una tenerezza infinita i suoi fratelli neonati, quella sorella adorata che, lo so, ha un posto speciale di zucchero nel suo cuore. Non sembra lo stesso, di quando siamo andati a comprare un frigo più grande, di quando abbiamo allestito un'altra stanza, un'altra libreria, un'altra lampada per studiare, non per un piccolino ma per un fanciullo di tredici anni non ancora, spaesato, lacerato, un pò triste. Non sembra lo stesso di quando pallido mi ha detto Non Sto Bene, Là, e io mi sono sentita peggio, sapendo che bene non stava veramente e l'ho obbligato ad andare al pronto soccorso per poi scoprire che si era spaccato la milza cadendo su una sedia nell'intervallo a scuola. O di quella volta che camminava su per la salita zoppicando, Sono Caduto In Moto, Non Lo Dire a Papà. E di quell'altra e quell'altra ancora, Possiamo Sporcarci Adesso? il giorno del matrimonio di suo padre e mio, e di quella Sai, Mi Sono Innamorato. Oggi, questo figlio fa qualcosa che rende suo padre ciarliero e orgoglioso e nervosissimo e impaziente. E rende felice i suoi fratelli e me, me che lo amo di un amore speciale, che so il suo cuore come se se lo avessi fatto io come tutti gli altri e che sono così fiera di lui, così orgogliosa anche io che non c'entro niente, e che oggi lo perdono di quell'unica volta in cui mi disse Il Parmigiano Me lo Mette Mio Papà. Al mio dott.ing (azz, un altro!) un sorriso per dirgli che è il meglio dei figli che c'è. Anche un pò mio.
02 ottobre, 2008
Soffia.

01 ottobre, 2008
Ben venga ottobre.
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