31 marzo, 2009
La cura.
30 marzo, 2009
Piangi.
Piangi. Sono qui, di fronte a te, è un'immagine strana, tu seduto alla tua sedia che abbracci me, in piedi e statica, di marmo e di gesso, tu con la faccia affondata nel mio maglione, dentro alla mia pancia, abbandonato, che singhiozzi e piangi e mi stringi e piangi. Lacrime che si mescolano, le tue e le mie. Che cosa sono le tue lacrime figlio, che cosa sono per me se non punte di spillo conficcate nelle mani, schegge di vetro a trapassarmi il cuore, da parte a parte, lame affilate. Che lacrime sono, disperate e impossibili da asciugare, da cancellare, a dirti, dai, passa, non è niente. Non si può. E’ un grande dolore, per te, sterminato, figlio, e lo è per me, ma il mio fa fatica a contenere il tuo, dolore su dolore, lacrime su lacrime. Che dolore è il tuo, il vostro, di questo gruppo che è nato insieme, nelle case sulla collina, tutte in fila, i giardini ordinati, i ciliegi fioriti, i cespugli gialli, i lampioni. Insieme, a parlare fino a tardi sulle panchine, a far gridare i vicini, le moto, il pallone sul piazzale, gli schiamazzi dei vostri anni intatti e meravigliosi. Tu ora piangi, figlio, e io madre sono di gesso e d’argilla, e ti stringo a me a raccoglierti, potessi farti volare in alto e riprenderti come da piccolo, potessi cullarti cantando piano e toglierti via dagli occhi questa disperazione, scavare come nella sabbia, ripulirti il viso e l’anima da questo strazio e da questo struggimento che mi confonde. E’ un dolore più grande, il tuo, alla tua età ancora non si è abituati a farci i conti, è un dolore più impossibile, più grande del mondo, un dolore rabbioso e ingiusto al quale niente e nessuno può dare sollievo. Ma io ci sono, sono qui figlio, stretta a te, tu stretto a me, lacrime su lacrime, dolore su dolore.
29 marzo, 2009
Senza titolo.
Questo blog rimane zitto e incredulo. Le parole che scriverei qui fanno male ad uscire. E i pensieri che fai fanno male anche se restano lì, se non li trasformi in parole.
Resta poco.Due ragazzi morti stanotte, gli amici più cari di mio figlio grande, che ha passato la serata con loro e che all'andata era proprio su quell'auto.
La stessa che è finita fuori strada e li ha portati via.
E pensi e pensi, e non ti viene in mente niente e vedi tuo figlio disperato e non sai, non sai mai. Non sai.
Perchè si muore a vent'anni, nessuno lo sa.
28 marzo, 2009
Lo scazzo.

27 marzo, 2009
Però, che bello.
26 marzo, 2009
Il CdA di CdM.

25 marzo, 2009
A che gusto?
24 marzo, 2009
Cosa faresti se.

23 marzo, 2009
Viola.

19 marzo, 2009
Riemergo.

A fatica. Con sforzo sovrumano. E anche perchè mi sono un pò stufata di essere malata, non ci sono tanto abituata. Sono di quelle che non ha mai niente o che fa finta di, che non misuro la febbre perchè tanto è uguale, che dico massì che tra un pò passa. Non sono una piagnona, ecco. Solo, nei giorni scorsi, ho dovuto farlo, non già la piagnona, quanto fermarmi un secondo, abbélla, dove credi di andare con la febbre a 38? Ma non è stata colpa mia. O meglio sì che lo è stata. Ho visto un pò di sole e mi son detta, alè che è ora, via i neri, i grigi, i beigeolini, via le scarpe da pioggia, via calze e calzettini, coraggio, i sandali da questa parte, le magliettine colorate da quest'altra, voi, con l'impermeabilino leggero, andate di qua, e voi là, con i golfinetti di cotone e le peep toe mettetevi lì, accanto alle camiciole d'organza e alle canottierine. Così è stato. E non l'avessi mai fatto. Sarà che ho esagerato, sarà che ho quarantaefischia anni, sarà che son stata imprudente, negligente, spavalda e pure un pò scema a vestirmi di primavera al primissimissimo raggio di sole, fatto sta ed è che mi sono ammalata. Non è un bel vedere. Ho una faccina slavata, gli occhi pesti, obliqui e lacrimosi, una voce da film hard, tossisco, sternutisco e sono bell'e imbambolata. Una delizia, un fiore di campo, un giglio candido. Solo, la mia affettuosa famigliola di tutto ciò tiene ben poco conto. Il mio Sposo sperso nel Mar dei Sargassi, che si diverte a fare lo spot del Tonno Insuperabile, i miei figlioli, adorabili, che mi guardano e dicono Ma Stai Male? giust'appunto perchè non li ho abituati ad avere una mamma che di quando in quando, proprio Eva Kant non è. Si aggiunga l'ancella malata essa pure, insomma direi proprio un bellissimo momento. Sopravviverò, eccome. E corro ai ripari. Positiva all'antidoping, avvolta in una nuvola di Viks Vaporub, vivo di spremutine e rimedi miracolosi, tradizionali, ayurvedici, omeopatici e della medicina cinese, qualche fiore di Bach e un pizzico di feng shui, và, che male non fa. Consegno il mio corpo alla scienza, me ne frego della polvere accumulata in ogni dove e aspetto tempi migliori. E magari, un maglioncino caldo e una bella sciarpa. Il mio sex appeal resterà intatto. A meno che, nel momento, non mi venga da soffiare il naso. Naaaaaaa! Coraggio, voi con la pastiglie Valda, scat-tare!!
17 marzo, 2009
Le amiche.

Scrivo e scrivo.
16 marzo, 2009
Start.

Sù che è una gran bella giornata. E che si sente un profumo di fiori un pò in giro. E c'è un sole di seta là fuori, sottile sottile, e i fiorini gialli delle aiuole sono già sbocciati e va bene che proprio il giallo non mi piace ma questi qui cono l'eccezione, fan capire tante cose e che bello è la mattina presto girare la curva con il carico dei figlioli da portare a scuola e vederli lì, bonjour! sembra che lo dicano proprio a me, proprio a noi che è lunedì e non ne abbiamo nessunissima voglia di niente, lo sanno tutti, inutile fare finta, a nessun essere umano sul globo terracqueo piace iniziare la settimana, lo sanno anche i sassi. E' una giornata di quelle che non si sa bene da che parte cominciare, se prenderla di qui o prenderla di là, se cominciare da sopra o da sotto, se fare un piano minuzioso a fare tutto alla cavolo, quel che viene, viene. C'è un mare di cose da fare, si paga la domenica passata in giro, come dire, hai voluto la bicicletta. Così, pedalo. E pedalerò per bene, già lo so, dacchè anche per questa settimana sarò Regina Incontrastata del Focolare Domestico, nooooooo, non ce la posso fare, e meglio sarà che non ci pensi adesso se no è durissima fin da subito. Ci si armerà di santissima pazienza, di secchi e scope, di aspirapolveri e piumini, e spruzzini di ogni qualità. Ma piano e con calma, nessuno verrà a controllare, e tempo c'è per fare le cose che vuoi fare, guardare quel filmatino su Cuore di Maglia che è una carezza vera, e pensare ma guarda un pò che belle cose che stiamo facendo e magari attaccarci un altro progetto, un'altra idea, e le idee migliori, si sa benissimo, vengono al mattino presto, coi fiori di fuori, il sole di seta e magari lavando i vetri. No, un attimo, va bene il sole e va bene i fiori ma stà storia dei vetri non mi convince.
13 marzo, 2009
Fa la cosa giusta.

O meglio, Cuore di Maglia ci sarà.
E poi, andate a vedere quante cose strane e bellissime ci potrete trovare. Oltre a noi, naturalmente!
Fa’ la cosa giusta!
Fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili
FieraMilanoCity
Noi saremo in Piazza della Moda Critica, padiglione 2, domenica 15 Marzo dalle 10.00 alle 15.00.
Fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili
FieraMilanoCity
Noi saremo in Piazza della Moda Critica, padiglione 2, domenica 15 Marzo dalle 10.00 alle 15.00.
Allora, farete la cosa giusta o no?
E come si dice in questi casi, colà vi si aspetta.
12 marzo, 2009
Stremata.
11 marzo, 2009
Ma chi ha voglia.

09 marzo, 2009
Chemmeraviglia!
07 marzo, 2009
Orsù, la crinolina.

Il programma è qui sotto. E dato che la mia fama di imprecisa e pasticciona vola al di là dell' Alpi e delle piramidi, per non parlare del Manzanarre e del Reno e ci mettiamo pure Scilla e il Tanai, dall'uno all'altro mar, che famosissimi son i miei schemi di scarpine distribuiti in pompa magna, ma ahimè, sbagliati (sigh, perdòno), niente paura. Il programma che è qui sotto l'ho copiato. Dalla mia compagna d'avventura, Ingegnera dei Balconi e Cugina della Zimmermann, perciò, è giusto di sicuro.
Colà vi si attende, per forza di cose.
Al mattino dalle 10 i partecipanti al Knit Cafè saranno accolti nel salone che ospitò il Senato Subalpino nel 1848.
L'Iniziativa del Knit Cafè a palazzo Madama proseguirà dall'8 marzo ogni primo sabato del mese e fino a dicembre.
I patecipanti potranno lavorare ai propri progetti o dedicarsi a sviluppare un lavoro comune che resterà a disposizione del Museo. I filati per la realizzazione di quest'opera collettiva verranno messi a disposizioni dalle Passamanerie Massia di Torino. Per maggiori informazioni e chiarimenti seguire il blog Madama Knit.
Al pomeriggio dalle 15 alle 17, quattro vite a confronto. Caterina, Cristina, Maria Giovanna e Louise, percorso guidato che offre l'occasione di conoscere le Madame Reali e di confrontare la condizione ed il ruolo della donna di ieri e di oggi.
E' una grande occasione per ritornare o per conoscere per la prima volta le grandi collezioni d'arte e la magnifica architettura di Palazzo Madama.
Voto: 3. Hai copiato. Non è farina del tuo sacco.
Colà vi si attende, per forza di cose.
Al mattino dalle 10 i partecipanti al Knit Cafè saranno accolti nel salone che ospitò il Senato Subalpino nel 1848.
L'Iniziativa del Knit Cafè a palazzo Madama proseguirà dall'8 marzo ogni primo sabato del mese e fino a dicembre.
I patecipanti potranno lavorare ai propri progetti o dedicarsi a sviluppare un lavoro comune che resterà a disposizione del Museo. I filati per la realizzazione di quest'opera collettiva verranno messi a disposizioni dalle Passamanerie Massia di Torino. Per maggiori informazioni e chiarimenti seguire il blog Madama Knit.
Al pomeriggio dalle 15 alle 17, quattro vite a confronto. Caterina, Cristina, Maria Giovanna e Louise, percorso guidato che offre l'occasione di conoscere le Madame Reali e di confrontare la condizione ed il ruolo della donna di ieri e di oggi.
E' una grande occasione per ritornare o per conoscere per la prima volta le grandi collezioni d'arte e la magnifica architettura di Palazzo Madama.
Voto: 3. Hai copiato. Non è farina del tuo sacco.
06 marzo, 2009
Sdilinquita.

05 marzo, 2009
Sopravvissuta.

Ma qualo oblio, ma quale assenzio! Signora mia, che è da un pò che non ci parliamo eppure lei che sbircia sempre al di qua del pianerottolo, quando stende coi bigodini in testa e la vestaglia a rose, e le pantofole col cigno, la vedo, sa? Oggi un bel niente di tutto ciò. Muova le chiappe e si rechi, non lo vede che è proprio oggi, cinque marzo, il giorno segnato col cerchiolino rosso, lì, sul calendario? E no che non è oggi che deve portare la cocorita dal veterinario e nemmeno il compleanno di quella serpe di sua cognata, oggi, signora mia bella, SI KNITTA AL BIO! Perciò, si dia una sistemata, si tolga i bigodini e si avvolga in una nuvola di lacca e di Coty, si metta la sua spilla a cammeo sulla camica con gli sbuffi, le sue belle calze contenitive, il tacco medio, la gonna di vigogna e il collo di astrakan, e si rechi, testè, vieppiù, affinchè, in
Via Dell'Erba
Bio Cafè
dalle 3 alle 6
Bio Cafè
dalle 3 alle 6
Col suo bel lavoro a maglia nella borsa, lì ci si tratterà per un pochino, a dirsi cose, a fare progetti, a contare quante siamo per domenica. Come non lo sa, COME NON LO SA? Non ce la posso fare con lei, il mio fisico non ce la può fare, forse, erano ben meglio assenzio e oblio. Sarò ancora in tempo?
04 marzo, 2009
Dodici.
03 marzo, 2009
Voglia di viole.

01 marzo, 2009
Domenica di marzo.

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Odore di dicembre.
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