
31 ottobre, 2009
Il cielo che cade.

29 ottobre, 2009
Pace fatta.
28 ottobre, 2009
Senza titolo.

Arresa.

Avviso ai naviganti: non è un post a sfondo fetish, nemmeno per sogno. La realtà è che mi sono arresa. Tutti a dirmi ti ammalerai, lo vedi, hai già un pò di tosse, per forza, fa un freddo polare e tu giri ancora senza calze. Vero. Fino a due giorni fa. Poi, alla fine, un briciolo di buon senso e a malincuore ho capitolato. Non che le calze non mi piacciano, anzi, a pizzi, trine, righine e fiorellini, monastiche o da Grande Raccordo Anulare, coprentissime o velatissime, mi piacciono eccome. Solo, rimetterle dopo l'estate, con ancora un accenno di abbronzatura, mi sembra un delitto, ecco. E con la gonna e il cappottino, chi ti vede in ballerine e gamba nuda, potrebbe anche chiamare il 118. Ben perciò, ecco che ieri mi sono vestita di tutto punto, calze comprese. La cosa che più mi disturba, però, è l'avere imprigionato sotto un velo di filanca nera, quel portafortuna greco, che ho da mesi legato alla caviglia, quello coi campanellini, che non potrei fare un colpo al museo in stile Eva Kant, perchè appena mi muovo sono tutto uno scampanellio. Ma non lo tolgo, no che non lo tolgo, sono esperta di queste cose e i portafortuna acquistati per euro 2 nelle isole greche non si strappano per tirarli via, ma si aspetta pazienti che si sfilaccino e si tolgano da soli, sennò i tre desideri mica si avverano, lo sanno anche i sassi. Perciò, e va bene le calze, però quel cordino viola stinto, con l'occhio del mare e le perline di legno, nonostante la calza, rimane al posto suo. la campanellina non si sente quasi, ma l'effetto desiderio è assicurato. Mica posso andare contro il volere degli déi.
27 ottobre, 2009
Di nebbia, mercurio e stelline.

26 ottobre, 2009
Cadeaux.
Laggìta.
23 ottobre, 2009
21 ottobre, 2009
Bonjour, l'automne.

20 ottobre, 2009
Il ritardo.

19 ottobre, 2009
Buona domenica?

C'era scritto che sarebbe stata una pigra domenica di ultimo sole, di passeggiata in collina con Biancaneve e il suo Sposo, che avrei ultimato in tutta scioltezza la Baby Surprise Jacket e tutti a chiedermi cos'è, cos'è, e io con aria di sufficienza a dire, eh, sì in effetti è una cosa misteriosa, di fatto, lo è, se l'ho fatta e rifatta e disfatta millecinquecento volte circa, e poi alla fine disfatta del tutto, e la sua, quella di Biancaneve, rosa e perfetta, ma io sono la più zuccona di tutte e sono l'unica che ancora non l'ha fatta, e vabbè. C'è di peggio. E infatti c'è. Per non farci mancare niente, ma niente proprio, il Junior Ing. ha pensato bene di cadere malamente giocando a pallone, una cosa da nulla, dice al telefono, Ma Vado a Farmi Vedere. Così, sul finire della domenica, ce lo siam ritrovati al Pronto Soccorso, suo padre ed io, quelle sette ore perchè è il tempo necessario per farti dire che ha la scapola rotta e voilà, lo avvolgono per bene come le valigie all'aeroporto e te lo riconsegnano così, dolorante e inca@@ato, il braccio ripiegato, la manica molle della tuta sociale che un certo effetto fa, la sua faccina stralunata, ma come, non eri tu il piu' grande di tutti? Bene, molto bene. Buona domenica? E come no.
16 ottobre, 2009
L'equilibrista.

15 ottobre, 2009
Ogni mattina una gazzella.

13 ottobre, 2009
E fuori, l'azzurro.

Chi si aspettava il vento freddogelato dalla Siberia, ne ha avuto slo un pochino ieri sera. Già ci si immaginava in colbacco e pellicciona sulla slitta del dottor Zivago, e invece un bel niente del tutto. Domani sì ci sarà freddo ma per oggi ci si gusta in grazia di Dio ancora un pò di questo cielo. Anche nella casa in collina tutto procede con un'insperata beatitudine, almeno nelle ultimissime ore. Beninteso, la casa in collina certo non è una casa tutta zucchero e miele, amorecuorefiore, attenzione. Qui si urla e si strepita, si mettono musi qualche volta, si grida dalle scale E' Prontooooooo!!!!, si fanno discussioni e discussioni e si perorano cause e si litiga, com'è ovvio che sia, io con lo Sposo, lo Sposo con me, io coi figli, i figli con me, i figli con lo Sposo, lo Sposo coi figli, e tu avevi detto che, chi? Io? Ma mai nella vita, e allora vedi che sei bugiardo, no sei tu che non capisci, che non capisco cosa? son mica deficiente? insomma, così. Solo, oggi è una beata giornata, almeno fino ad ora. Qualche bella notizia che fa bene al cuore, un esperimento di torta, di quelle dei pacchetti che però vengono una delizia, e una teglia di mele al forno per le quali la Princi va pazza (ingredienti: mele, teglia e forno) la casa tirata a lucido, in ordine per le prossime due ore scarse, lo Sposo mansueto, ciarliero, felice. Il Giurisprudente che si è offerto volontario di ritirare i fratelli a scuola, cosa non da poco, ma da qualche tempo è uno zucchero di fanciullo, sarà la Biondina, sempre lei, che me lo sta addomesticando? In questi cinque beati minuti appena prima di pranzo, che è tutto pronto e si attende, meglio non c'è che sedersi un istante, bearsi di questo momento piuccheperfetto, i panni che asciugano fuori, un silenzio che è una carezza, una sottile, balsamica felicità. Magari, alle quattro e un quarto in questa casa si scatenerà il delirio, ma per adesso, lasciamo tutto così, la pace qui dentro e fuori l'azzurro.
12 ottobre, 2009
Ottobre, d'estate.
08 ottobre, 2009
Calma.


07 ottobre, 2009
Pizzi e briciole.
06 ottobre, 2009
Maleficio.

Si preannunciava una sera così tranquilla, di quelle come da molto tempo non, non so come dire, di cene così amene come stasera, tutti rilassati e ridanciani e anche allegri, và, che in questa casa si è allegri senza un motivo vero, che è l'allegria più bella se ci pensi bene. Già immaginavo quel bel divano un pò sfilacciato, in realtà, ma ha un'aria csì vissuta e pestata, e stropicciata e un pò trasandata che lo fa più bello di quello che è, a rifoderarlo ci sarà tempo. Immaginavo me e qualche abitante la casa in collina, forse la Princi se avesse finito in tempo di ripassare geografia, e forse il Giurisprudente, perchè no, sono giorni di grazia, sorride molto, non si imbizzarrisce come fa di solito, non massacra neppure tanto il Liceale, bah!, è così strano. Pensavo e immaginavo di iniziare qualcosa con la lana nuova di zecca arrivata da Stoccolma. Un bel niente. Ho guardato sul tavolo, ho perso una cosa, cioè, non che proprio l'ho persa, stamattina era lì e mi sono detta, ok, devo ritirarli, inutile che li lasci lì, e stasera, al loro posto, cioè al posto di due cose ce n'era una soltanto e l'altra, puff! sparita, polverizzata. Preziosa, certo, un pò. E mi piaceva anche tanto, accidenti. E adersso ne ho una sola, non che non la si possa portare anche così, certo che no, ma dove diavolo è finita l'altra, ho cercato sotto il tavolo, spostato tutto, non c'è mica Mago Merlino in questa casa e nemmeno il mago Silvan, Mistero Magia, Apparizioni e Sparizioni. Niente, perso, sparito, dissolto nel nulla. E adesso mi dico che ben mi sta, che non posso continuare ad essere così disordinata e dire, sì, le cose sono lì, le ritiro tra un momento, ma una punizione così mi sembra davvero troppo, insomma, vorrei ritrovare quel dannato coso che mi piaceva tanto, e allora e perciò, continuerò a cercare e cercare e rovinarmi questa bella sera che bella non è, stramaledettissimo orecchino ma dove diavolo sei accidenti a te.
05 ottobre, 2009
Thanks to.

Come si dice? Stanca ma felice? O forse, felice e basta. La maratona di Manualmente, anche quest'anno, ha tirato giù la serranda, si sono fatti scatoloni e scatolini, raccolto ferri, uncinetti, aghi, vezzose forbicine, presiosissimi ferri circolari di cristallo di Boemia, arrivati direttamente dagli States sotto forma di regalo di compleann per la scrivente. Si son radunati gomitoli e avanzi e ripiegato copertine e imbottito cappellini con la carta velina, pronti per l'operazione smistamento dei prossimi giorni: come al solito, il luogo deputato per tale delicatissima riunione è il nuziale talamo di Knitaly. Che dire, anche quest'anno è stato bello, forse più bello dello scorso anno, non so, perchè forse sapevamo tante cose in più e tante ne abbiamo ancora imparate. Divertente, anche, stimolante, emozionante. Cuore di Maglia piace, e tanto anche. E questo non può che renderci un pò più felici ogni volta. Perciò, ringrazio tutti quelli che sono passati da noi, a farci un saluto, a vedere un pò che faccia che avevamo, a toccare le cose che avevano visto solo in fotografia. Perciò, grazie. Alle fanciulle dei Gomitoli Rossi, perchè so che non le perderemo per strada. A Manuela che mi ha detto Sei proprio Tu, insieme a Simona, perchè sono certa che la conoscevo di già. A Tiziana che ha imparato i dishcloths, a Cristina, con gli occhi lucidi, Conoscete Una Certa Che Scrive? A Francesca, che ha lasciato un pò di figli a casa e un pò se li è portati, a Nadia, amica persa e spero ritrovata, a Lella lontana ma vicinissima, a Erre e Gemma, che mi hanno portato la torta e la loro allegria, a Cristina che ha imparato il "KillerLoop", alla delegazione di Albenga, nata lì e subito, ai curiosi, ai meravigliati, alle nonne con le nipoti, a chi c'era e anche a chi non c'era, grazie. E poi, di noi, grazie alle mie Amiche Galline che da qui sono venute fin a là a darci prezioso supporto, a Maya, Ewa, SilviaElisaTypesetter da Milano, Emma Stylist con deliziose bambine al seguito, Francesca e i treni di Matteo, insomma, a tutte proprio tutte. E alla fine, a lei, preziosa compagna d'avventure, Precisa Ingegnera, grazie mica lo dico,. Tanto sa già tutto.
02 ottobre, 2009
E grazie.
01 ottobre, 2009
Che bello.

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Odore di dicembre.
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