
10 agosto, 2009
Stelle.

06 agosto, 2009
Eccheccavolo!
02 agosto, 2009
Di cuori, ibisco, basilico e croissant.
E' iniziata la vera estate. I veri giorni. Il vero sole, il vero profumo. Nulla da togliere all'altra vacanza. Ma questa qui, quest'anno, qui, ha un gusto diverso. Che sa dei croissant della panetteria comprati al mattino presto, coi giornali, anche. un rito che si ripete quasi ogni mattina, ogniqualvolta a qualcuno di questa casa venga in mente di spingersi fino in paese e fare una sorpresa al resto degli inquilini. Finalmente iniziano i giorni che conosco bene e che amo. Questo è un luogo speciale, dove non si arriva, in realtà, ma si torna sempre. Si torna dopo l'inverno, si torna dopo altre vacanze, per altri meravigliosi luoghi, si torna dopo viaggi intercontinentali, dopo gli esami, dopo la maturità, dopo tutto. Anche dopo aver dato una sterzata alla propria vita, professionale, s'intende, non già sentimentale, che il Cielo mi ascolti e che mi ascolti benissimo, per carità. Qui di sentimento, lorsignori non ne abbiano a male, ce n'è a bizzeffe. E quando c'è quello, un pò come la salute, signora mia, ma mi vuole un pò dire che cosa si pretende di più? Qui c'è tutto quel che serve. Un ciotolone di basilico di un verde accecante e di un profumo, ma di un profumo, che la prossima insalata caprese sarà una meraviglia mai vista. E un'altra ciotolona di ibisco, di un rosso vivo, che ha trovato la sua collocazione lì, nè troppo all'ombra nè troppo al sole e che ascolta le chiacchiere della sera, quelle prima di andare a dormire, o quando si guardano le stelle o semplicemente si sta lì col naso all'aria, ad annusare il venticello della notte, in camiciola, che non fa freddo ma quasi. Si fanno dishcloth a forma di cuore, a tonnellate, con lune e stelle e cose così, si sospira a fondo, meravigliati di questa tranquillità ritrovata, di questa calma magnifica, di questo niente che c'è da fare, chiacchiere al muretto, adorabili lentezze che fanno stare bene. L'ibisco rosso mi guarda, giocherella un pò col vento, si dà arie da fiore impegnato e un pò snob e non sa che è un pò il simbolo dell'estate che è qui, questa qui, che inizia adesso. Almeno per me.
Non dirò.

Dei giorni cupi che ci sono stati. Delle ore che ho dormito e dormito, come non fossi capace di fare nient'altro. Dei pensieri tremendi che ho avuto. Di quel viaggio di ritorno dalle isole, della confusione su quell'autobus, della faccia di quel tipo delle valigie, e della signorina del check in. Non dirò di quel buco nello stomaco, di quell'inspiegabile senso di spossatezza e fallimento e tristezza, tristezza infinita, da non riuscire a contenere, ad arginare. Non dirò di me, seduta nella hall dell'aeroporto, a piangere dopo aver accompagnato il Liceale verso il viaggio dei suoi sogni. Di questo, di tutto questo non dirò. Anche perchè, a pensarci bene, non è nemmeno che me le ricordi così bene, tutte queste cose. Ben perciò, scusate tanto che vado di fretta, stasera ero al cinema con la mia Amica dell'Isola e domani la mia sveglia suonerà, sìccerto, anche qui in vacanza, dacchè il mio Sposo arriva finalmente ed io sarò lì, ritta e fiera ad aspettarlo al porto. Ci saranno bei giorni ancora su quest'Isola della Meraviglie, e le angosce cacciate via, scivolate giù come la schiuma dei piatti dal buco del lavandino. Ci saranno bei soli e belle stelle, silenzi sereni e calmi, luminosi sorrisi, fiori profumati e carinerie,e di questo, di questo soltanto, finalmente dirò.
29 luglio, 2009
Dal beige al blù.

Mare stirato.

27 luglio, 2009
Mirto therapy.

26 luglio, 2009
Regina.

25 luglio, 2009
Lenzuola.

24 luglio, 2009
Piove una stella.

All'improvviso. Beh, non è che quando una stella cade prima telefona, Guarda in Là, Sto per Cadere. Il pomeriggio è stato rovente, a nulla è servita la massiccia dose di Supradyn, a cercare di tirarsi un pò sù e non continuare a dire machecaldochefa. Così, bella stesa e bell'e stesa, quante sfumature in una sola frase, ho preso a fissare il cielo, la volta celeste, la meraviglia che ogni sera è sopra la mia testa, il Grande Carro proprio lì, che se soffi vola via. Così, è cascata, improvvisa, davanti a me, strappando il nero del cielo, solo un pò, solo un attimo. E' sempre un fascino vederne una, e stasera lo è stato un pò di più. Ora, posso anche andare a dormire, sognerò cose belle, lo so, c'è un venticello leggero che sembra ambrosia dopo il torrido di oggi, domani andrà meglio, non mi farò turlupinare dai magoni in agguato, sarà un giorno più bello, si dice così, chi vorrà mai dare torto a una che si sente già meglio a guardare una stella che cade.
23 luglio, 2009
Di isola in isola.
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Odore di dicembre.
Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...

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