
E un pò di freddo. E un'aria di fine estate, di poca gente in giro, di dismissione generale. L'estate è finita sul serio, stavolta. Si torna a casa fra 3 giorni. Si finiscono gli ultimi compiti, ci si dedica ai due più piccoli, non si hanno grandi programmi. La mente, inutile star lì a girarci intorno, è già a casa, al lavoro da riprendere, ai libri da ritirare, alle cose da fare, ai progetti perlopiù scellerati che nascono solo dai momenti di calma perfetta come questa. Si lavano i parei, le tende, i cuscini. In spiaggia, alle 7 fa troppo freddo per restare a vedere il sole che và giù, ci vuole un golfino. Ma è bello uguale. Si ha come la sensazione di dover collezionare, raccogliere una quantità di immagini e sensazioni da tenere lì, da ascoltare quando sarà inverno pieno, quando ci sarà la nebbia e la pioggia a scrosci, la neve, magari. Per il momento siamo ancora qui. E c'è qualche nuvola e il sole non si vede se non a tratti e ci si deve sforzare per mandare via quell'ansia, sottile e insolente, quella che si fa sentire solo prima dei cambiamenti, che ti fa visita di tanto in tanto, come una zia, come mia madre, che passa domani in visita pastorale, i 20 minuti canonici che mi dedica ogni sei mesi. Non ci si arrenderà. E anche se il cuore batte forte, a tratti, e a volte devi fermarti un secondo per sentirlo perchè ti sembra di non sentirlo più, non importa, non è grave. Respira forte. Passerà.
3 commenti:
respira forte, passerà.
un bacio.
Vero.Ma si deve respirare ogni volta più forte. Sempre un pò di più.
primavera, estate, autunno, inverno...
e poi di nuovo primavera.
Posta un commento