15 febbraio, 2008

Del mio meglio.

Volevo una bella sera. C'è stata. Certo, il pomeriggio la diceva lunga, ho urlato come un'indemoniata per un buon quarto d'ora che non è mica poco, sa? e l'ancella era barricata in lavanderia, sisentebenesignora?, certo, sto bene, solo mi và via il sentimento, ogni tanto, a gestire una situazione per la quale non sono portata e ci ho provato, Dio solo sa quanto ci ho provato, ma niente, non riesco, non sono brava, non sono all'altezza, che devo fà. Indemoniata. Così sono quando perdo la visione delle cose, la bussola che non so usare, la rosa dei venti che non imparerò mai, la linea dell'orizzonte, che stamattina era colorato a polverina, quella della scuola, a temperare poco poco la punta del pastello e farci tutte le sfumature col dito, un pò rosine un pò violine, ma che bello era. Volevo cuori e cuori ho avuto. Ho fatto, più che altro. Una torta salata, una torta dolce, dei budini, perfino il pane, fatto a cuore, con quello stampo comprato a Torino con la mia Amica della Pastiera, che adesso invece, i cuori li ricama pure lei. Piatti e tovaglietta, tutto cuoricioso e romantico, nonostante la sfuriata del pomeriggio. Tutto perfetto. Abbiamo riso e parlottato, quasi tutti, tranne il giovane Holden che riederà questa sera alla casa paterna, il Maturando Innamorato che mi ha stupito, ieri, inviando, come un uomo e più di un uomo, un mazzolone di rose rosse alla sua Biondina Studiosa, in classe, signora, pensi un pò che pensiero carino, con i bidelli che sorridevano e le compagne che schiattavano. Il Liceale Single, credo, anche se si vocifera di una mezza dozzine di figliole in attesa come alla posta, ma lui nicchia e fa il prezioso. La PrinciDeiCuori, così contenta di tutto quello sfarfallio di romanticismo, QuantiCuoriMami, che appiattiva i tovaglioli con le manine, HoFattoBach, mamma, E' Facile, Sai? Il Figliolo dal Brasile che, nonostante le urla di oggi, sembrava sereno anche lui e Il mio Sposo sorridentissimo e fascinoso, in questa sera di cuori a manciate. Lui sa. E questo mi basta. Una bella sera, normale, che non era una festa ma ci è piaciuto pensare che, e che ho ricamato e cucinato e sono stata così bene e che ci ho messo tutto il mio impegno e la mia volontà e, manco a dirlo, tutto il cuore, perchè il vento che non so mi porta sempre qui, al mio posto, a casa mia, fra le mie cose, nella mia vita. Cenetta intima? Ma quando mai.
Ricette, dettagli e altre immagini, signora curiosona, le trova qui.

6 commenti:

Unknown ha detto...

Un abbraccio di cuore! Erica

Gallinavecchia ha detto...

Ma che bella tavola e che bella serata!
Secondo me, dopo un pomeriggio da indemoniate, questo genere di serate in famiglia lo si apprezza sempre un po' di più. Un po' come rappacificarsi col mondo intero :-)
baciotto

Vera ha detto...

che bella tovaglietta !

Giulianadicuore ha detto...

Un plauso al giovane Romeo che non è da tutti portare fiori a scuola... Un plauso alla mamma che mica è da tutti crescere un figliolo così....

Anonimo ha detto...

sandra
Che meraviglia diamante.. ogni volta che leggo dei tuoi momenti in famiglia mi viene voglia di riempirmi la casa di bimbi piccoli,che mi scorrazzano in mezzo alle gambe perché immagino che poi diventeranno esattamente come li descrivi tu.Sei il ritratto della madre perfetta,piena di amore e attenzione.Sempre,sempre.. dal mattino fino a sera quando é il momento di andare a nanna.
Un abbraccio
ci sono
anche se
ci sentiamo poco

fux ha detto...

Bella questa "cenettaintima".
Noi di cenette intime, poche!
Siam famiglie numerose, signora mia.
Bacio.
Franci

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