09 marzo, 2011

Le mimose stanno a zero.

Non ho trovato immagine peggiore. Io non reggo le mimose, almeno non oggi, non mi sono mai piaciute e non mi piaceranno mai, ma questo lo dico oggi. Oggi che  faccio i fatica a farmi piacere qualsiasi cosa, qualsivoglia, qualunque. E' un giorno che non gira per il giusto verso, si incanta, si inceppa, si ingrippa, non so come dire, stride, fa fatica, ecco. Faccio fatica io, sono io la fatica, l'impersonificazione dell'indolenza, del non fare, del vorrei ma non ce la faccio. Questa la mia festa della donna, ma festa de che, di che cosa poi, di chi? Le mimose stanno a zero in casa mia, ne ho ricevuto una fascina due settimane fa, e nessun fiore mai mi è parso più bello, e l'anno scorso dai miei figlioli maschi. Quest'anno un bel niente, non ne avrei voglia. Festeggio l'8 marzo come se fosse il 10, per dire, o il 25, non me importa un bel niente di niente, anche se c'è il sole, anche se, anche se, stasera non andrò a vedere alcun maschio che si spoglia ne ho già anche troppi in casa mia, che giornata delle balle, direbbero giù al porto, ma io che signora son, dico Che Strana Giornata, salvo poi accorgermi che non rende abbastanza l'idea, e allora, forse, Giornata delle Balle va anche meglio, e faccio finta di essere giù al porto. 

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