
Niente di speciale. Non di grave, almeno. Niente che ti faccia sentire particolarmente male. Ma nemmeno particolarmente bene. Vedi tutto a testa in giù, storto, pasticciato, non fluido e regolare come dovrebbe essere. Un malessere. E dici che è influenza ma nessun bugiardino recita alla voce Indicazioni e Posologia, "adatto agli stati di buco nello stomaco, leggera vertigine, ansia moderata ma presente, nessuna voglia di alcunchè". Non è gradevole. Cercasi antidoto, in compresse o in confetti, che mi renda tranquilla, serena e in pace col mondo come, vediamo, solo ieri. Si sa, siamo così, è difficile spiegare, cantava la Mannoia, ma io posso spiegarlo benissimo, in italiano corretto e grammaticamente e sintatticamente pressochè perfetto, forse non nobilmente, ma comprensibilissimo. Mi girano. O forse sono io a girare intorno a cose che non comprendo, forse sono soltanto io a volere una vita così dannatamente e meravigliosamente normale e senza troppi sbalzi, scossoni, curve a tornante e correnti di gelo, forse sono solo io a voler proteggermi, cullarmi e un pò nascondermi, e poi fidarmi e trasalire, e poi amare e prendere calci in culo, signora mia, quando ci vuole ci vuole. Non sono brava col trapezio. Non ci ho nemmeno mai provato, a ben pensarci potrei aggregarmi al prossimo Cirque du Soleil che passa per di qua. E forse, non sono nemmeno così brava con l'italiano. Sintatticamente perfetto ma incomprensibile ai più. No, scommetto che non è vero. E che a testa in giù, in un giorno qualsiasi, si sentono in molti. Chiamo per il trapezio, allora.
3 commenti:
io, per esempio, oggi mi ci sento. baci.
io anche più di una volta, mannaggia.
baci
inquesti casi urge un dolcetto riparatore, con in sottofondo una musica sul vivace andante; funziona!
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