13 marzo, 2008
L'albero di Pasqua.
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Odore di dicembre.
Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...

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A volte serve. Non necessariamente un luogo, non una spiaggia, non un'isola, o una strada. Qualche volta, rifugio può divent...
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4 commenti:
tutti gli anni tagliamo dei rami dal solito melo selvatico, con le gemme pronte. li mettiamo in un bel vaso di vetro grande, con l'acqua. poi appendiamo le nostre piccole uova, disegnate dai ragazzi quando ancora eran bimbi, e con aggiunta di altre prese una volta a praga. i nastrini colorati. ed ecco pronto l'albero di pasqua, tradizione ormai più che decennale. e lui poi ci regala man mano una fioritura bellissima.
bisogna affrettarsi che quest'anno pasqua incombe prestissimo.
Come fai a rendere poetico quello che per me è solo un mazzo si rami secchi?!
Un po' di invidia... di quella buona!
Ma certo che esiste! E' una tradizione nordeuropea, che ho fatta mia già da sei anni e che quest'anno per la prima volta, vista l'impraticabilità di casa mia e l'antipatia per quella che mi ospita, ho deciso di non fare.
Anche io ci attacco tante uova colorate, vere e non, che ogni anno aumentano di numero perché ce n'è sempre uno nuovo da comprare, un po' come succede con le palline di Natale. Poi fiocchetti di tulle, nastrini pastello...e la magia primaverile sboccia da sé!
Il tuo è carinissimo :-)
credo che anche qui in DK amino decorare la casa durante i gironi i Pasqua un pò come Natale. Già da un pò di settimane a questa parte i negozi vendono ovetti di plastica colorati, cestini di tulle, pulcini e cose così. prossima volta fotografo e vi mando!
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