14 luglio, 2009

Kalamàta.

Undici ore, ed eccoci qui. A riportare i due scavezzacollo che già sono partiti per altri lidi. Che strana, serena, inconsueta, avventurosa vacanza è questa qua. Per me, poi, che com'è noto non sono proprio una di quelle sfegatate, ho il gusto dell'avventura di un vaso di gerani, che sempre stanno lì, fermi e immobili, a guardar giù dai balconi. Eccèrto che mi piace andare in giro, che scoperta, ma in questi giorni, qualche volta, mi sono sorpresa a desiderare di essere sul mio divano a guardare la tv, o in un lettino bordo piscina, al San Pietro di Positano, chessoio, indecisa se farmi un massaggio o una doccia tiepida. Il fascino di questi giorni si apprezza poco alla volta, quando si esulta nel sapere che nel prossimo porto ci sarà una lavatrice, quando dopo la doccia si riesce a fare un impacco di balsamo a capelli indisciplinati,chissà che direbbe il Regio Parrucchiere. E poi c'è la gente. La gente che trovi in viaggi come questi hanno tutti un pò del matto, ma di quel matto sano, buono, di spessore, non lo so. Ci si aiuta molto, ci si confronta, ci si copia un pochino, vengo a vedere la tua àncora, che meteo usi, e con l'eolico, che fai? Si divide quello che si ha, soprattutto in questi giorni di sosta forzata per questo mare rabbioso, e si scopre di sè aspetti che non credevi, non pensavi, chi lo sa. Ho preparato una banale pasta per tre signori spagnoli gia in età, arrivati stremati a Kythira dopo 6 ore di burrasca. Mi sembrava il minimo. Oggi, reincontrati a Kalamàta, mi hanno regalato un ventaglio e detto Il Nostro Cuore è Con Voi. Questo, mi sa che a Positano non succede. Succede altro, certo, ma questo proprio no.

2 commenti:

Knitaly ha detto...

Ho pensato spesso al vostro viaggio e al "mare" di esperienze che state facendo tutti insieme.

Anch'io seduta al mio computer ogni tanto nelle mie pause ho immaginato tante cose leggendo le vostre avventure.

Io, che mi sento insicura con il navigatore e la cartina, la strada asfaltata i segnali, la corsia tracciata da seguire, mi sono chiesta quanto avrei da imparare e quanto sarebbe formativo un simile viaggio. Forse scoprirei di me e degli altri cose sorprendenti.

Godetevi tutto, anche quel pò di fatica in più ora che la ciurma è ripartita!

passionemaglia ha detto...

Carissima,
nell'episodio della pastasciutta ritrovo molto del nostro mondo camperistico di "marinai di terra".
Un episodio assai simile è capitato anche a me, proprio in Grecia, nel 2003.
Arrivati in una splendida spiaggetta ci si rompe la pompa dell'acqua. Il mio consorte non è famoso per la sua abilità nel fai da te (ha molte altre qualità ma questa, no). Un gentilissmo signore milanese, camperista anche lui, vista l'espressione della mia metà mentre osservava perplesso la pompa, capisce al volo e per due ore, sotto il sole, lo aiuta sdraiato sul pavimento del camper, nella sostituzione dell'infernale oggetto.
Per sdebitarmi ho invitato a pranzo lui e la moglie, a base di prosciutto di parma, culatello, strolghino e altre ghiottonerie emiliane.
Questo è mutuo soccorso

Odore di dicembre.

  Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...