07 ottobre, 2009
Pizzi e briciole.
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Odore di dicembre.
Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...

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La Casa in Collina, con tutti i suoi abitanti, era da sempre teatro di storie e leggende, di piccole e grandi tradizioni, qualcuna impara...
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Nasce nei muri Esplode di foglie tondeggianti e vellutate, belle alla vista e alle carezze. Nasce nei muri. Al sole, senza terra, ...
6 commenti:
Ti abbraccio
E' proprio così, restiamo figli sempre, anche se passa il tempo.
Tu 17 io 18 appena fatti (il suo stesso giorno) quando si ammalò e 18 e mezzo quando mi ha lasciato.
Sola. Perchè mamma ci aveva lasciato col mio fratellino appena nato quando di anni ne avevo solo 7
C'era la seconda moglie, che certo chiamavo mamma, ma non siamo mai state tanto unite, anche se poi quando lei ha avuto bisogno io ci sono stata lo stesso (per ben 10 anni è stata in casa con me e la mia famiglia, nonstante le "pedate" che abbiamo preso da lei in passato).
Per cui ti capisco più di quanto non creda. Con lui se ne sono andate la mia infanzia, le risate, la gioia e gli scherzi.
Li ho fortunatamente ritrovati con mio marito e ancor di più anni dopo, con le mie figlie.
Anche se anche io il giorno di Ferragosto preferisco girare come una trottola e fare cose impegnative e difficili, per non pensare. Poi mi raccolgo da sola in una chiesetta qualsiasi, non importa se cattolica, cristiana o ortodossa (una volta anche una moschea) e parliamo.
un abbraccio forte
"Quel giorno", per me, è capitato quattri anni fa. E' arrivato improvviso, maligno e se l'è portato via per sempre, lasciando incapaci di capire noi, che ne eravamo sempre stati completamente dipendenti, mentre lui, invece, aveva ancora mille sogni in attesa di diventare realtà. E' stato il nostro generale e quando se ne è andato ha lasciato una truppa completamente allo sbando. Il mio rapporto con lui è stato molto spesso un confronto a volte anche a muso duro, per dimostrargli quanto valevo. Mi ha insegnato valori importanti e soprattutto l'onestà verso se stessi. Quanto fosse orgoglioso di me lo scopro ancora adesso, nelle parole di chi incontro sul lavoro che lo ha conosciuto allora. Ed ogni volta è come se lui mi appoggiasse la sua mano sulla guancia. I se e se albergano spesso nella mia mente, come nella tua. Stupendo post, grazie. Io non son capace a lavorare a maglia (^^), ma ti garantisco che un'ora, da solo sulla cima di quella montagna dove l'avevo portato allora, a guardare dritto in faccia il sole... Ciao papà.
D&R
Strano, anch'io oggi pensavo a mio padre, eppure non è nessuna ricorrenza, al lavoro guardavo alcuni bimbi con i nonni e pensavo che mio figlio questa fortuna non l'ha avuta.Mi sono chiesta come sarebbe stata la nostra vita se lui ci fosse ancora...mi manca tanto.
Un abbraccio.
sono andata là, li ho visti e li ho salutati come sempre,ciao mamma , ciao papà ,sono vicini, , se ne sono andati via insieme a distanza di due mesi..e piu' passa il tempo e piu' mi accorgo di quanta compagnia ci facevamo senza accorgercene
ciao
Mr
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