12 marzo, 2007

Niente.


Te ne stai lì. Di alzarti non ne avevi voglia, ma neppure di stare a letto o di fare qualunque cosa. Non è giornata, come si dice, si capisce da subito, da quando neppure ti guardi allo specchio o la radio ti dà fastidio e non ne hai voglia, semplicemente. E rispondi a monosillabi, fingendo una calma che non c'è, o forse c'è ed è troppa, chi lo sa, e quando è troppa non va bene. Definirla non si può. E' una specie di rabbia sorda, lo stomaco ammaccato, come dopo un pugno, come dopo l'altalena. Si capisce lontano un miglio, ho la straordinaria capacità di non sapere fingere, mai e in nessun caso. Non imparerò, mi sa, nemmeno con un corso accelerato di recitazione, l'Actor's Studio sarebbe acqua fresca, bocciatissima alla prima sessione, Miss FragolaInfinita non Ne Infila Una, ci dipiace tanto, che cambi mestiere. Che cosa c'è è una domanda cui non so rispondere. O meglio sì, la prima cosa che mi viene in mente è Niente. Niente.Quel niente che mi fa mescolare il caffelatte nella tazza come se dovessi farci un budino, che mi fa guardare fuori, un'alba lucida e bellissima e dire C'è Troppa Luce, o che non mi fa guardare le gemme delle ortensie e non vedere le foglioline del ciliegio, E' Ancora Secco, non fiorirà. Quel niente che mi rende insopportabile anche a me stessa, che mi fa notare il disordine in camera dei ragazzi, che mi fa urlare Sbrigatevi! e non mi tira fuori uno straccio di sorriso, per nessuno. Che cosa c'è, niente. Ma fortuna che questo niente dura poco.

2 commenti:

Giuliana ha detto...

il mio cucchiaio di panna per una scoperta felice.
lieta di leggerti
giuliana

Anonimo ha detto...

Quale caffelatte! Prova con i gianduiotti.

Odore di dicembre.

  Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...