
Io, felice. Come se avessi ricevuto un regalo. Ho iniziato a portare gli occhiali in quarta, appunto. E li porto tuttora, non sono miope. Insomma, un difetto leggero.
Possiedo una quantità di occhiali, da vista e da sole. Colorati, strani, serissimi, da ufficio e da serata. Di madreperla e di celluloide, di titanio e di legno. Belli da morire.
Questi della foto saranno miei prossimamente.
Ultima collezione di Chanel, rettangolari con spigoli morbidi, neri da professoressa. Solo, hanno delle mini borchie sull'astina.
Un delirio.
Da abbinare a tubino nero e perle, una cena a due con mio marito.
E senza scordare uno scialle impalpabile e un tacco importante.
Sognare, in fondo, non è pericoloso.
Non ancora, almeno.
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