14 dicembre, 2007
La bolla.
12 dicembre, 2007
L'uomo che piange.
11 dicembre, 2007
L'uovo.
08 dicembre, 2007
E alla fine arrivò Zara.
Ma guarda un pò qui.
06 dicembre, 2007
La casa senza tende.
La casa aveva mille finestre. Larghe, luminose, trasparenti. Si poteva guardare fuori, in ogni momento, senza dover spostare le tende, che non c'erano, da nessuna parte, in nessuna finestra. Si guardava il mondo da dentro,e da dentro si teneva il conto delle stagioni, le prime viole dell'aiuola, il ciliegio e le sue gemme, le nuvole, che dici, pioverà?, il vento che spazzava le foglie nel prato, la neve che ricopriva i rami di quello spessore regale, che bella è la neve sui rami, li veste a festa, regala diamanti luccicanti, li avvolge di un tulle soffice e li fa da sposa, candidi, intatti, morbidissimi. E poi il sole, quello caldo di un silenzio assordante, che solo le cicale, l'aria ferma di agosto, la nebbia delle notti buie di novembre, le rose di maggio. Fuori dalla finestra, tutto il mondo girava e girava, le cose della vita si scrutavano dal caldo del divano, una coperta, magari, dal calore ovattato del letto, in inverno, o dal frescolino del lenzuolo soltanto. La finestra si affacciava sulla vita degli altri, custodendo quella dei suoi abitanti, li divideva, in un certo senso, dal dentro al fuori e dal fuori al dentro. A immaginare di guardarci attraverso i vetri, le mani ai lati degli occhi per vederci meglio, la Casa Senza Tende é uno scrigno fatato. Dentro, le luci, le cose, il fuoco, la storia di chi ci abita, disordine, forse, briciole, tazze, un gatto che dorme. Tutte le cose che amo sono al di quà di questa finestra, per vedere sempre il cielo, se l'azzurro o le nuvole, per non perdersi mai, per sapere sempre se piove o che cosa, senza tende, così i sogni che volano non trovano ostacoli.
05 dicembre, 2007
La rosa dell'inverno.
Knit con la Kappa.
03 dicembre, 2007
La prima cena.
Di quelle natalizie, intendo. E proprio perchè prima, di sicuro molto gradita. Tranquilla. Di quelle che non verresti mai via, che continueresti a chiacchierare con la tua Amica dei Cuscini, ne hai comprati una tonnellata, a parlare fitto davanti alla stufa, che non sai se il caldo che senti è quello lì o quello che ti è attorno, hai qui gli amici più cari, quelli che ci sono sempre, quelli che sì, ci discuti, ci hai litigato anche, una volta, e siete rimasti bisticciati per ben un mese, ma loro ci sono, da sempre, e sono sempre i primi della lista quando decidi di invitare qualcuno, così, coi nomi attaccati, silviaeeugenio, sempre, ad ogni cena, ad ogni pic nic, ad ogni cresima, ad ogni compleanno. E poi, la padrona di casa, che chiamarla Amica della Pastiera, adesso è proprio riduttivo, accidenti, ci ha messo sù un menù da fare invidia a Cortesie per Gli Ospiti, avrebbe vinto la coccarda rossa, gliel'ho già detto. Si sta bene, in quella casa, c'è un vai e vieni di figli, SuodiLei, SuodiLui, di quel marito aristocratico nei modi e semplice nell'anima, di un'educazione fina che solo i nobili quelli veri, di un rigore, onestà e candore che non si trovano mica spesso, sa? Si sta bene, a impartire al volo lezioni di ricamo su quel divano, l'albero di Natale con le piume, lo sfavillio delle stoviglie e dei suoi occhi, ha lavorato un giorno intero per noi, noi che arriviamo e solo quando siamo lì sai in quanti siamo, s'ha da essere abili per invitarci, bisogna aggiungere o togliere coperti con eleganza e senza farsi scorgere, che non sta bene. Quasi sempre aggiungere, perciò ci invitano in pochi. Che serata pacifica, dove niente è andato storto, dove si è tanto chiacchierato e progettato, almeno sei viaggi e quattro vacanze, come facciamo spesso e invitato anche. Sono stata bene, siamo stati bene tutti, è bello sapere che possiamo avere in qualche momento sere così, con il pane caldo, il fuoco, la conserva fatta in casa e gli amici che scaldano. Sia fuori che dentro.
01 dicembre, 2007
Christmas fever.
28 novembre, 2007
Odore di dicembre.
Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...
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La Casa in Collina, con tutti i suoi abitanti, era da sempre teatro di storie e leggende, di piccole e grandi tradizioni, qualcuna impara...
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C'era un libro, una volta, così intitolato. Mi pare fosse di Luca Goldoni, indagherò. Colgo l'occasione per spiegare. In realtà da s...