18 novembre, 2008

La porti un bacione a...

Qui sarò. Sabato e domenica, con Knitaly e Fux. Onorata dall'invito in cotanto prestigiosissimo luogo, dacchè felice son di passare un week end in questa città delle meraviglie. E di far conoscere Cuore di Maglia, di farmi un giro e di chiacchierare anche con chi per caso passerà per di là.

Sclero.

Doveva essere solo una settimana, o giù di lì. E' incredibile quanto il tempo appaia lungo lunghissimo, interminabile, quando il delirio, la confusione e il caos regnano sovrani indiscussi nella tua umile magione. Sclero, sì. Mi arrendo. Nonostante io sia disordinata d honorem, regina incontrastata del PosoQuiUnAttimo, delle chiavi perdute e del MaDoveAvròMesso, giuro, mi arrendo. Dacchè i Regi Pittori si sono impadroniti delle mie adorate mura domestiche, con mestizia e grande educazione, c'è da dire, e nessuna invadenza se non quella inevitabile, il mio mondo si è ribaltato. Tutto è inscatalato, ammonticchiato, messo lì alla bell'e meglio. Il mio armadio? Irrangiungibile. Esso consta in un ammasso informe di abiti spiegazzati, maglie appallottolate, scarpe, una qui e l'altra chissà, il tutto ricoperto da un telo, che sa, la polvere, non si sa mai. Mi arrendo. Un pò me lo aspettavo, certo, ma forse mi sovrastimavo e pensavo che sì, in fondo ci avrei vissuto benissimo anche nel disordine e nel disagio che può provocare una casa abitata alla data da cinque persone, con luoghi vietati al soggiorno e talvolta anche al passaggio. Presto finirà, mi dico. E la Regia Residenza Villa Villacolle sarà tutta bella caleidoscopicamente colorata, pinta e tratta. Il mio fioretto? Da domani divento ordinatissima, precisina e maniacale. E il primo che mi mostra una scatola, giurin giurello, lo incenerisco. Foss'anche scatola griffata Tod's? No, in quel caso, ovvio che no.

17 novembre, 2008

Succede.

...succede, qualche volta. Succede che, in una città come questa, che non è la mia ma dove vivo da ben 12 anni, càpiti qualcosa che lasci tutti belli e stecchiti. Ossì, succede eccome. E' una città di provincia, nemmeno tanto grande in verità, ci si conosce un pò tutti, con il bello e il brutto che questo comporta. Siamo una grande comunità, e dico siamo perchè mi ci sento bella e immersa, ho figlioli sparsi di età diverse, la casa spesso piena di altri figlioli non miei, qualche fidanzata qua e là, insomma, ci si conosce. Così, quando succedono cose come questa, ci si sente toccati, e nel profondo, anche, e non si sa mai che cosa fare e cosa dire, e si vorrebbe fare e dire una quantità di cose, ma insomma. Così, adesso che tutto o quasi è un pò passato, una piccola cosa posso fare per lui. Quelli che possono, e che sono vicini a questa città sul fiume che non si vede e che nessuno ama, possono fare anche loro qualcosa per lui e per tanti altri. E andare qui

Complesso Monumentale di Santa Croce
Bosco Marengo (Al)
la sera del 21 novembre, venerdì alle ore 20,45


Ci sarà una bella cena, offerta dalle Donne del Vino del Piemonte, deliziata, è proprio il caso di dirlo, dalle prelibatezze di Giraudi e dalla musica di Dado Bargioni.
E tutto il ricavato andrà in favore dell'Associazione contro Leucemie, Linfoma e Mieloma.
Mi sembra che basti.

13 novembre, 2008

Che bello.


Ma in fondo, a noi, che cosa ci importa, se abbiamo una casa sottosopra, scatoloni e straccetti, e cose un pò dovunque, la cucina deserta ma imbiancata di freschissimo, che se ci parli in questo angolo, A! A! A!, rimbomba come alla Grotta Azzurra, lo senti? Cosa ci importa se anche i gatti sono destabilizzati e non sanno molto bene che cosa accada qua dentro. Noi, stasera, si è qui, in questo locale strano, che si affaccia su questo tanto odiato fiume e invece non male, si vedono le luce della città che si specchiano sopra, in fondo è un fiume come gli altri, fa anche rumore, non è mica così brutto, se chiudi gli occhi sembra un pò il Danubio, o il mio Ticino, non è vero? Noi siamo qui. Al giapponese a festeggiare, da manuale ci voleva una cena a due, ma queste cose qui sono le cose che ho fatto in questi venti anni, e sono tre, e allora, a festeggiare senza di loro proprio non me le sentivo, e poi, avrò tempo di cene a due, ma stasera li volevo tutti qui, che sono così belli e si sono messi carini e un pò straniti, Ma Com'è Andata Papà Con la Mamma, e noi a raccontare, che storia strana, e complicata, ma adesso se guardo giù, mi sembra che tutto sia stato così bello e lucido e intatto e perfetto e felice, e le cose brutte, le lacrime e tutto il resto, quasi non me le ricordo più, chissà, sono i regali che fa il tempo alle cose dolorose, alla fine, ne ricordi solo un pezzettino, non proprio tutte e questo, grazie al Cielo, ti impedisce di starci ancora male e le racconti con un sorriso, forse, e ci vedi solo il bello che c'è. Si è qui, una specie di somma, o un risultato, non so bene se addendi o prodotti, non sono brava in matematica e non so se siamo noi due ad avere fatto loro tre, o loro tre ad avere fatto noi due, e mi inciampo coi conti e con le date, ma quello che so, è che due più tre fa venti e altri venti e altri venti e allora, che bello.

12 novembre, 2008

Venti.


Inteso come numero cardinale.
Dedicato a tutti quelli che dicevano che da lì a un mese sarebbe finito tutto.
Non mi pare...

Odore di dicembre.

  Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...