11 marzo, 2009

Ma chi ha voglia.

Verrebbe voglia di fare tutt'altro. Prendere la strada del mare, per esempio, di qua si fa in un attimo, e dietro la curva, improvvisamente il mare, proprio come la canzone. O di fare un giro per qua, in collina, con due felpe una sull'altra, il piumino mica serve più, non vedi?, si sta bene anche così. E magari, sbirciare nei rami, le gemme che ci sono, minuscole, certo, ma un pò di pazienza ed esploderanno, non manca molto, mi sa. Oppure, sedersi al sole in un bar del centro, una chiacchiera tranquilla, che fretta c'è, un caffè con un'amica, si sta così bene, la spesa l'abbiamo già fatta, i ragazzi escono alla una, dobbiamo solo ancora passare dal fornaio del vicolo, quello che fa il pane così buono, ma così buono che i ragazzi lo sbranano già dal sacchetto di carta, tornando da scuola. Verrebbe voglia di ciondolare un pò sul corso, le vetrine coloratissime, le scarpe leggere, i sandali, i vestiti da comunione nelle vetrine per bambini, i fiori di pesco finti, qualcuno azzarda un costume da bagno. Calma, tempo ci sarà. Niente è più affascinante di un inizio di primavera, dopo un inverno così cattivo, niente rende così gradevole questo caldino che c'è, l'impermeabile, il foulard, una borsa colorata. Con un mattino così, di sole e di nuvole sottili, ma chi ha voglia di fare le cose da fare, ma chi ha voglia di andare alla posta, di pagare di qui e pagare di là, e trovare un parcheggio e fare una fila, e telefonare e andare in farmacia e comprare la colla e fare, fare, fare e girare come trottole e alla fine, accidenti, va bene c'è il sole, ma insomma, un attimo, che mi fermo a guardarlo se no nemmeno mi accorgo che c'è.

09 marzo, 2009

Chemmeraviglia!

Avrei scelto questo qui. Il servizio non è nemmeno completo, si sa, la servitù è così sbadata, e una tazzina oggi e un piatto domani, e una lattiera dopodomani, in trecento anni, ben si sa, il servizio va a farsi friggere. Però, questo qui c'ha la zuppiera, che mi piace tanto, ed è tutto un delirio di fiorini e roselline e ramages e foglioline, tutto sul color malva, violetto pallido, fucsia appena appena. Queste madame reali, accidenti, avevano proprio tanto buon gusto. Bellabellissima la giornata di ieri, su e giù per Torino, prima a Palazzo Madama per knittare fra stucchi e velluti e broccati e cose belle, poi alla Gran Madre e al risotto di Tamir, e poi, vuoi non fare un giretto a CioccolaTò, senza un bel niente comprare nè assaggiare, signora mia, che giugno sarà qui alla svelta e quel costumino, me lo vuol mettere sì o no o mi vuole andare al mare con lo scafandro della NASA? E poi di nuovo un bagno di cultura, ancora il museo e le dame reali e le cose e questi piatti, che la Princi proprio non ne poteva più Basta Piatti, Mamma, e io mi beavo , di avere lì anche la mia, di mamma, per una volta, e finalmente e allora ma che bella giornata, che bella domenica, e che bel sole e che bella gente e che bel clima e che bello. ora, altro non attendo che il recapito del servizio a fiorellucci. Di certo so che non va in lavastoviglie, ma pazienza. Potrò fare lo sforzo di lavarlo a mano.

07 marzo, 2009

Orsù, la crinolina.

E poi dicono che è roba da vecchie, da nonne, da ospizio, da zitelle, da zie coi baffi, da noiose. Si guardi un pò ben la prossima sede del Knit Cafè torinese. Domani, per giunta. Ci si reca, sciamando festose, a Torino, per l'appunto, a Palazzo Madama, manco a dirlo. Si rispolvererà dall'armadio il vestito più adatto, quello da damina del carnevale del sessantasei, e che non ci si dimentichi per nulla ,nulla al mondo la parruccona bianca con la trecce, che se no la giornata è rovinata. E peraltro, nemmen i ferri del mestiere, del numero che si vuole e a nostra guisa, dacchè un progetto misterioso ci attende colà. La carrozza è pronta, le ancelle hanno risposto in massa a questo stranissimo invito e là ci si recherà, diman al dì di festa, a sferruzzare e a curiosare in una cornice che, mi si lasci ben dire, è troppo una figata.
Il programma è qui sotto. E dato che la mia fama di imprecisa e pasticciona vola al di là dell' Alpi e delle piramidi, per non parlare del Manzanarre e del Reno e ci mettiamo pure Scilla e il Tanai, dall'uno all'altro mar, che famosissimi son i miei schemi di scarpine distribuiti in pompa magna, ma ahimè, sbagliati (sigh, perdòno), niente paura. Il programma che è qui sotto l'ho copiato. Dalla mia compagna d'avventura, Ingegnera dei Balconi e Cugina della Zimmermann, perciò, è giusto di sicuro.
Colà vi si attende, per forza di cose.

Al mattino dalle 10 i partecipanti al Knit Cafè saranno accolti nel salone che ospitò il Senato Subalpino nel 1848.
L'Iniziativa del Knit Cafè a palazzo Madama proseguirà dall'8 marzo ogni primo sabato del mese e fino a dicembre.
I patecipanti potranno lavorare ai propri progetti o dedicarsi a sviluppare un lavoro comune che resterà a disposizione del Museo. I filati per la realizzazione di quest'opera collettiva verranno messi a disposizioni dalle Passamanerie Massia di Torino. Per maggiori informazioni e chiarimenti seguire il blog Madama Knit.

Al pomeriggio dalle 15 alle 17, quattro vite a confronto. Caterina, Cristina, Maria Giovanna e Louise, percorso guidato che offre l'occasione di conoscere le Madame Reali e di confrontare la condizione ed il ruolo della donna di ieri e di oggi.
E' una grande occasione per ritornare o per conoscere per la prima volta le grandi collezioni d'arte e la magnifica architettura di Palazzo Madama.



Voto: 3. Hai copiato. Non è farina del tuo sacco.






06 marzo, 2009

Sdilinquita.

Bell'e andata. Come mi è capitato a 8 anni con l'Allegro Chirurgo. E a mio fratello col meccano. Da perderci la testa, la ragione e un'infinità di tempo. Però, è una bellezza. La straordinaria comodità di trovare all'istante la ricetta di Sigrid per la tajine di pollo e vaniglia. Avere lì a portata di clic tutta la musica che di solito ascolto nell'iPod quando mi travesto da desperate housewife intollerante al rumore dell'aspirapolvere. Serve uno schema, una traduzione, un indirizzo? Voilà, c'è lui, Josè il Blackberry Che Fa Per Te. C'ho smanettato tutto ieri, a parte l'intervallo del knit cafè, ci smanetto appena ho cinque minuti, insomma, mi piace, mi diverte, mi gasa, ho cambiato già mille suonerie e mille sfondi, a seconda del mood del momento, tramonti, scimmie, Vincent Cassel, miei figli che spengono candeline, tuareg del deserto seminudi, l'ultimo modello di Christian Louboutin tacco 12, insomma, sto rimbecillendo per questo aggeggino. Dicono che succeda quando in fondo si resta un pò adolescenti, e ci si entusiasma ancora per le cose da nulla come questa, e non si prenda tutto con la solita smorfia tra il disgustato e l'annoiato, e l'indifferente e il dire MaCheScemaSaràMai. Non sono tecnologica per niente, non sono informatica e nemmeno elettronica, ma questo vanesiissimo Josè, BlackBerry più Bello che C'è, a me MI piace proprio tanto. E poi, ho le Fragole sempre in tasca. Il che è già, di per se stessa medesima, una grande, grandissima cosa.

Odore di dicembre.

  Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...