17 marzo, 2009

Le amiche.

Ne ho qualcuna. più d'una. Non le conoscenti, di quelle ne ho un migliaio. Di amiche vere, quelle del cuore, quelle che ti chiamano e ti dicono, Ma Dove Sei, che vengono a cena con la torta nella stagnola, quelle che ti dicono Questa Gonna Non Ti sta Bene e hanno ragione, quelle che hanno sempre tempo e voglia di ascoltarti, quelle che ti rispondono anche se mescolano il sugo, quelle che ti aiutano, quelle che ti accompagnano, quelle che ti seguono, ti danno torto se ce l'hai, ti vogliono bene sul serio, e non per finta, quelle che ci sono sempre. Ne ho qualcuna, ho detto. E che siano Afef o Biancaneve, delle Perle o delle Provette, le amiche quelle vere ti chiamano anche per dirti Guarda alla Tv, che c'è un Ballerino Quasi Nudo, così Ti Passa Il Raffreddore. Ne ho qualcuna, ho detto. Le scelgo con cura, è ovvio.

Scrivo e scrivo.

Della volta celeste, del mistero che avvolge il sole e la luna, e le albe e i tramonti, il mondo delle fate, i folletti e i sentieri nel bosco. Scrivo del mare e di quel blu mai uguale, e delle onde e della schiuma, del vento e della brezza. E della sabbia e dei sassi, di quelli bianchi tondi e di quelli che ti porti a casa e te li tieni lì, che mi ricordano tanto quella volta là. Scrivo. Dei fiori e dell'erba nuova, del cielo sopra la testa e di Quello che non si vede ma che c'è, lassù in cima, più lontano da tutto e ancora più in là, io so che c'è. Scrivo della notte e del suo magico inquietante silenzio, scrivo del fruscio che non si capisce, il cielo nerissimo, una luce che va, portando dentro sè mille storie così diverse. Scrivo, le cose che ho, le cose che sento, le cose che ho fatto, i miei figli, la mia vita, scrivo per capirla meglio, scrvio perchè a raccontarla a voce non è mica la stessa cosa, scrivo perchè mi piace, il suono delle parole, il viaggio che fa la mano sul foglio, il segno che lascia dietro di sè, il profumo dell'inchiostro, il rumore leggero e il flamenco bislacco delle dita sui tasti. Scrivo dell'allegria, della malinconia e del tempo perso, delle idee e dei sorrisi, della cattiveria e dell'orgoglio, delle delusioni e delle cose che non capisco, che non stanno in me, che mi feriscono, e di quelle che mi esaltano, mi rendono bella e in pace, Scrivo le cose che escono dalla testa e dal cuore, scrivo la mia vita, zucchero e fango, sassi e perle, rose in boccio e vecchie ortiche lungo i muri, spine e carezze, risate e magoni. Scriverò qui, da adesso. E' un libriccino rosso, rilegato con eleganza, ha tante pagine dove potrò scriverci le cose più belle, ha un cordino per tenere il segno, non mi smarrirò. Un regalo, trovato nella cassetta della posta, da Quo Vadis, che ne ha mille e mille, in una collezione per chi ha voglia di scrivere e scrivere, non importa di cosa e di chi. Questo si intitola I Miei Amori, e già, io ne ho tanti che non ci stanno nemmeno tutti, ma di questa serie speciale ce ne sono una quantità, di colori diversi, I Miei Viaggi, I Miei Week End, La Mia Cucina, I Miei Sogni. Insomma, una vera sfilza di cose e cose. Il mio, nuovo fiammante, è qui, in attesa che ci scriva il nome sul frontespizio, in bella calligrafia e con la stilografica. Scrivere mi dà gioia, un piacere sottile, è un momento per me. Un pò come raccontarsi una storia, ne ho scritta qualcuna ai miei figli piccoli, mi dicevano mi Racconti Una Storia e siccome volevano sempre la stessa, con le stesse parole e le stesse pause e gli stessi versi, io dicevo, Sì, Dai, Vieni Qui, Che Te La Scrivo.

16 marzo, 2009

Start.


Sù che è una gran bella giornata. E che si sente un profumo di fiori un pò in giro. E c'è un sole di seta là fuori, sottile sottile, e i fiorini gialli delle aiuole sono già sbocciati e va bene che proprio il giallo non mi piace ma questi qui cono l'eccezione, fan capire tante cose e che bello è la mattina presto girare la curva con il carico dei figlioli da portare a scuola e vederli lì, bonjour! sembra che lo dicano proprio a me, proprio a noi che è lunedì e non ne abbiamo nessunissima voglia di niente, lo sanno tutti, inutile fare finta, a nessun essere umano sul globo terracqueo piace iniziare la settimana, lo sanno anche i sassi. E' una giornata di quelle che non si sa bene da che parte cominciare, se prenderla di qui o prenderla di là, se cominciare da sopra o da sotto, se fare un piano minuzioso a fare tutto alla cavolo, quel che viene, viene. C'è un mare di cose da fare, si paga la domenica passata in giro, come dire, hai voluto la bicicletta. Così, pedalo. E pedalerò per bene, già lo so, dacchè anche per questa settimana sarò Regina Incontrastata del Focolare Domestico, nooooooo, non ce la posso fare, e meglio sarà che non ci pensi adesso se no è durissima fin da subito. Ci si armerà di santissima pazienza, di secchi e scope, di aspirapolveri e piumini, e spruzzini di ogni qualità. Ma piano e con calma, nessuno verrà a controllare, e tempo c'è per fare le cose che vuoi fare, guardare quel filmatino su Cuore di Maglia che è una carezza vera, e pensare ma guarda un pò che belle cose che stiamo facendo e magari attaccarci un altro progetto, un'altra idea, e le idee migliori, si sa benissimo, vengono al mattino presto, coi fiori di fuori, il sole di seta e magari lavando i vetri. No, un attimo, va bene il sole e va bene i fiori ma stà storia dei vetri non mi convince.

13 marzo, 2009

Fa la cosa giusta.

CI saremo, ci saremo eccome.
O meglio, Cuore di Maglia ci sarà.
E poi, andate a vedere quante cose strane e bellissime ci potrete trovare. Oltre a noi, naturalmente!
Fa’ la cosa giusta!
Fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili
FieraMilanoCity
Noi saremo in Piazza della Moda Critica, padiglione 2, domenica 15 Marzo dalle 10.00 alle 15.00.

Allora, farete la cosa giusta o no?

E come si dice in questi casi, colà vi si aspetta.


12 marzo, 2009

Stremata.

Dopotutto, ha solo cinque mesi! E non è mica abituata agli impegni mondani, certo che no. E poi, non ha il permesso di uscire dopo una cert'ora e al pomeriggio deve fare il sonnellino, per forza di cose. Ma oggi era una giornata speciale. Sì, perchè oggi, verso l'ora di pranzo o poco più, la piccola Tiffany ha avuto in dono, meraviglia, un collare! Di ottima fattura, manco a dirlo, di grande eleganza, un rosa fiordipesco, mi aiuti a dire, con una piccolissima charms a forma di osso, e tutto intorno una fila di ossicini tuttitempestati di pietre preziose. Idem dicasi per il guinzaglio, rosa anch'esso, ma tuttotempestato di perle di fiume e diamanti purissimi. Non credo che abbia capito bene lo scopo di tali aggeggi: tanto per cominciare non ha gradito il collare, si strofinava contro le poltrone e si strusciava sul pavimento, pensando, ma che diavolo di roba è questa qua. Per le lezioni di guinzaglio, poi, servirà un addestratore pluridiplomato: non le sta in testa che il guinzaglio si deve lasciare dov'è e non tenerlo in bocca durante la passeggiata, mordicchiarlo e tirandolo di qua e di là, sennò tutte stè pietre preziose mi si staccano e si perdono e allora, l'effeto glamour va a farsi friggere. La piccola Tiffany ora dorme beata, stremata dalla cerimonia di consegna del primo collare della sua vita. D'altronde, con un nome così, mica potevo continuare a fargli i collarini all'uncinetto! Quelli, si fanno al gatto!

Odore di dicembre.

  Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...