28 maggio, 2008

Il latte e le rose.


E' il profumo che ha questa casa. Di latte appena scaldato, di un mazzo di rose gialle sul tavolo, e tutte quelle fotografie sul comò, i mei figli da piccoli e mio nipote in triciclo, me vestita da sposa e da carnevale a sei anni, mio fratello con la chitarra e mio padre che ride. E' questa casa al settimo piano, ma si vede un sacco di verde se ti affacci e la città e un pezzo di fiume e le vecchie fabbriche e la collina, anche, dalla finestra. E' come ci si sente quando si è qui, a parlare fitto, a fare colazione con i croissant tiepidi e i biscotti e le tazze spaiate, perchè Lei sa che a me piace questa qui con le viole e me la dà sempre, anche per bere, mi è sempre piaciuto bere dalle tazze,anche l'acqua. Ci siamo trovati così, noi tre, la mia famiglia di prima, si perde un pò la dimensione del proprio essere quando si torna a fare i figli, fosse anche per un paio d'ore. E' una sensazione che non si descrive, se la si prova sempre, che solo il viverla ogni tanto la fa apparire così nitida, coi contorni così definiti. Erano molti anni che. Erano molte volte che. E in mezzo ci sono state parole grosse e litigi e lacrime, tante e solitudini infinite e malinconie sconfinate. Magoni e magoni. Cancellati, ieri. Si è riso tanto, chiacchierato di nulla, in quella cucina tirata a lucido, mia madre che brillava di una felicità soffice e rara a vederle, mio fratello che sorrideva ed era come se dopo poco, avessimo dovuto prendere i libri e andare a scuola. Una mattina con gli affetti del cuore, con la famiglia che, strana e sparsa, si è trovata dopo secoli. Il bene più caldo, l'amore quello grande, quello che ha segnato la tua vita, ti ha educata e formata, ti ha insegnato le cose che sai, si mescola piano come mia madre ha fatto ieri per me, si beve con calma, sulla tovaglia a quadri che conosci a memoria, le foto sul comò, le tende di pizzo e le rose sul tavolo.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

In questi due anni che ti leggo, ho notato qs. "disagio" familiare...è bello leggerti oggi e vedere tra le righe un recupero di serenità...in fondo i nodi irrisolti del passato li ritrovi fra i capelli quando decidi un mattino di spazzolarteli con + attenzione...passano solo sciogliendoli, altrimenti diventano sempre + grandi e soffocano l'anima. Bacio Emi.

Anonimo ha detto...

cara amica, mi piace leggere di te, così serena e felice, racconti di casa e di famiglia... caldi e profumati, sereni..
Periodo qui difficile con mio fratello che cerca di combattere con una depressione dura e difficile da mandare via..Ha bisogno di famiglia e siamo qui a sostenerlo, con tanto amore.
Un abbraccio grande e quando passi da Torino ricorda di venire a trovare la tua amica di zenzero!
baci grandi
Sandra

emme ha detto...

Sono felice che tu abbia fatto pace, sono felice che tu sia tornata a casa. Un abbraccio Emme

Laura ha detto...

Scalda il cuore sapere che si può recuperare, volendo.

Anonimo ha detto...

Ciao cara amica.chissà perchè ti sento così affine a me...sarà il nome... la passione per le cose belle, l'amore per la famiglia.. oppure le incomprensioni con la mamma!Mi rende felice sapere che le vostre tensioni si sono appianate e immagino come il tuo cuore sia pieno di gioia e serenita' in questo momento;ti auguro che duri a lungo!BACI BACI

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