15 dicembre, 2009

Aria di neve.

Ammetto, ho fatto fatica ad entrarci. E adesso ci sono, completamente, assolutamente, irrimediabilmente. Ad entrare nel clima di Natale, all'inizio si è un pò recalcitranti, ci si dice che no, Quest'anno un bel niente, niente code, niente file, niente regali, niente di niente. Ma poi, come si fa? In effetti svariati modi ci sono di calarsi nel mood. Nella casa sulla collina, per esempio, si stabilisce che, a partire da adesso, sono ufficialmente iniziate le vacanze di Natale. Sì, è delirante. Ma si può fare. per esempio, uno dei figlioli ha già sospeso le lezioni all'università. E uno. Il Liceale ha già partecipato alla festa degli auguri della sua squadra di calcio, con tanto di panettone e calendario in regalo. E due. Alla mia porta ha già suonato per ben due volte la SDA Courier a consegnare due pacchi stracolmi di leccornie. E tre. L'albero di Natale, le lucine alle finestre, la scritta NOEL sul camino fanno il resto. E se due indizi fanno una prova, direi che ne ho a sufficienza per dire che sì, siamo in vacanza, da ora, da adesso, da poco fa. Certo, non ci può ancora attardare nel letto a stirarsi e a bearsi, ma insomma, siamo sulla buona strada. Manca la neve. Mi hanno spiegato che la neve arriva quando meno te l'aspetti, che si deve annusare per bene l'aria, scrutare i colori del cielo, sentire che proprio freddissimo non fa e si possono vedere dei piccolissimi, timidi fiocchi che scendono giù, e ne scenderanno una tonnellata, anzi, molto più di una tonnellata, così la strada che arriva alla casa in collina sarà del tutto impraticabile e allora, di certo non si si avventura fino in città, e si starà rintanati in casa, a leggere e fare cose, fregandosi le mani, Nevica!, che nessuno metta il naso fuori casa se non per fare a palle di neve. Vaneggio. C'è un cielo azzurrissimo e un freddo becco, della neve neanche l'ombra, una lista lunga così di cose da fare, eppure, io sono in già vacanza. E' vero, due indizi fanno una prova. Purtuttavia, ce ne vogliono altri. Mooooolti altri.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Ho appena finito di ascoltare la tua intervista e son qui che scrivo senza vedere bene la tastiera, gli occhi ancora appannati. Conoscevo bene il tuo scritto sull'Ospedale Sant'Anna, e già mi aveva emozionata tanto, ma sentirlo leggere da te, non solo dalla tua voce ma anche dal tuo cuore, mi ha davvero fatta commuovere. Spero che il grande Costanzo ti faccia leggere ancora. Io come sai adoro leggerti, ma ascoltarti ancora di più :)
Un bacio grande
S

Gallinavecchia ha detto...

ps - ero io quella di prima, non ho cambiato nick.. ma mi ero collegata con l'account di posta, che è leggermente diverso
:)

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