Ognuno di noi ha i suoi feticci, i suoi oggetti culto, le sue piccole manie. Con l'estate e i ritmi lenti e il caldo e l'afa, si ha forse un pò più tempo per mettere a fuoco le abitudini, le cose che ci fanno sentire bene, o anche soltanto che ci fanno sentire a casa. Sono giorni lentissimi e caldissimi, giorni che hanno da passare, giorni che ci si crogiola al fresco dell'aria condizionata, si portano a termine progetti di knitting uno dopo l'altro, solo cotone e seta, per il momento e in colori acidi e vivaci da perdere la testa. Si preparano insalate di riso thai, si fa larghissimo uso di basilico, pesche e profumo al pompelmo, si riscopre il potere rigenerante dell'acqua e menta. Anche la città nel suo assetto estivo ha un suo fascino speciale, soprattutto se anche il mezzo per girarla non è il solito di sempre. Niente ti fa sentire più libera, nulla è più consolatorio di un bel giro in Vespa nel caldo che fa, con la velocità discreta il sole diventa un prezioso alleato e non certo un nemico da cui scappare. In questo clima di semi ozio anche le notizie pesanti, soprattutto sapendo che non hanno avuto nessuna conseguenza, si affrontano con una certa sufficienza, vengono considerate con un certo distacco, ascoltando eroicamente il resoconto dettagliato di quanto successo e, una volta sincerati che nessuno si è fatto neppure un graffio, si archivia la questione, pensando a come porvi rimedio. Certo non ci voleva, ma la scala dei valori, degli affetti, financo delle amicizie si è così rimodellato in questi mesi, che ora è tutto così perfettamente chiaro, cosa ci importa e cosa no, a chi siamo cari e a chi no, che cosa è davvero fondamentale e cosa invece nemmeno per sogno. Cialde di filosofia in pacchetti da 3, riflessioni nel caldo di un agosto strano e strascicato, vissuto lentamente e con lussuosa flemma, non è vacanza, ma ci si attrezza per farla sembrare il più possibile, e non è nemmeno male, in fondo, si organizza una piccola gita con le Amiche verso il Mare Vicino, a quello Lontano penseremo fra un pò, si scrutano le nuove foglioline delle piante sul davanzale, piccoli lussi estivi sui quali ci si concentra e davanti ai quali che vuoi che sia una macchina sfasciata se nessuno si è fatto male, la scala dei valori di ognuno subisce ogni giorno scossoni mica da ridere, e anche il cuore, allenato e perfetto, tiene duro e rimane impassibile, o almeno fa finta, salvo poi battere all'impazzata nel buio, quando nessuno vede, la finestra spalancata sulle rose sfiorite, il caldo e le cicale, dammi una Vespa e ti porto in vacanza.
2 commenti:
"non è vacanza, ma ci si attrezza per farla sembrare il più possibile, e non è nemmeno male, in fondo,"
"Certo non ci voleva, ma la scala dei valori, degli affetti, financo delle amicizie si è così rimodellato in questi mesi, che ora è tutto così perfettamente chiaro, cosa ci importa e cosa no, a chi siamo cari e a chi no, che cosa è davvero fondamentale e cosa invece nemmeno per sogno. " UGUALE! baci
ciao io sono Vanna e trovo molto carino il tuo blog,mi sono appena iscritta e se ti va passa da me, ti aspetto!
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