24 maggio, 2013

Le cose della vita.

Ai giorni che scivolano via non saprei tanto cosa dire.
La scuola sembra  iniziata circa due mesi fa e fra tre settimane sarà finita, anzi meno, non ho guardato ma mi sembra.
Sono giorni che rotolano giù da una discesa, non si capisce bene come sia il selciato, se sconnesso a buchi e pozzanghere o se soffice di erba finissima, appena tagliata, qualche fiorellino, le api.
Fatto sta ed è, che rotolano, scivolano via, veloci, velocissimi, senza nemmeno darti il tempo di fare loro un saluto, farci due chiacchiere, come va.
Le cose della vita, della mia almeno, in questi ultimi giorni sono tante e diversissime, alcune bellissime, alcune tremendissime, e questo sciupìo di superlativi assoluti rende l'idea, non si tratta di giorni normali ma costellati di cose e di cose e di altre cose ancora.
Ho un'amica che si è fatta un giro in cielo ed è ritornata giù. E a lei vorrei chiedere Ma Dimmi, Oca d'Un'Oca, che Cosa Ci sei Andata a Fare...se solo mi sentisse, se solo mi vedesse.
E c'è una rete di compagni di scuola e di amici di sempre che si scambia messaggi e bollettini medici, come a scuola le frasi di inglese, un pezzo del tema.

Sono giorni che rotolano giù da una discesa.
ci si prende piccole rivincite, piccolissime soddisfazioni, grandissime se si pensa a TriesteSi comincia a collezionare una serie di scialli colorati per l'estate che verrà, si è orientati sui colori dei fiori, e non del mare, un lilla chiaro, un geranio acceso, un brillante fucsia.

Rotolano sì.
E ci si nutre di cucchiaini di benessere e ben stare, le Amiche del Giovedì a chiacchierare fitto, a giocare un pò in quella casa che è di tutte, a far vetrine di negozi, pulire e fare ordine, in previsione dell'Open Day di sabato, diluvierà, si dice, ma verranno in tanti e la festa è pronta per avere inizio.

Rotolano, e già.
Sgomitano fra loro per passare per primi, passo io, no prima io, no, io.
E se spesso rotolano su sassi appuntiti e vetri rotti, mi piace pensare che la più parte di essi scivoli dolce su un prato di erba nuova, senza erbacce o ortiche, e qualora perchè no, le erbacce non si estirpano, se hanno una bella forma e belle foglie.

Lascio i miei giorni rotolare giù dalla discesa.
Vadano dove vogliono, ho spalle forti abbastanza per farmi scivolare le cose addosso, ho imparato cosa mi faccia bene e cosa no, evito accuratamente quello che mi disturba, se posso, e se non posso pazienza, la prendo con una filosofia da quattrosoldi che mi sono inventata lì per lì ma che funziona. Compro per me solo cose belle, cose che non costano, mi compro un pomeriggio di libertà, un giro sulle colline, mi compro le mie Amiche che sanno e che sanno che so, che bella definizione, mi piace, dove da sapere sono i guai, le piccole gioie, le storie torbide, magari, le confessioni, le malinconie.

Sorveglio il ribes della siepe come si fa con i bambini, conservo le cassettine delle fragole perchè hanno scritto il nome di mia mamma, pianto il basilico nel vaso e mi compro le rose all'Esselunga aspettando le mie.

E a te che hai fatto un giro in cielo e sei tornata giù, regalo un pò del mio respiro, una battuta per farti ridere, un bigliettino scritto col Tratto Pen, ti lascio il mio diario sotto al cuscino perchè tu lo possa leggere, ti racconto ancora di quella gita a Firenze. Se solo potessi sentirmi, se solo potessi vedermi.







3 commenti:

Anonimo ha detto...

bellissimo Laura.l'amicadelvillaggio.

Roberta ha detto...

Ti abbraccio forte, ti seguo sempre e SEMPRE sei fantastica.
Se un giorno verrai a Trento, fammi un fischio, ti vedrei volentierissimo.
Roberta (Rupi68)

marzipan_28 ha detto...

Ti auguro che la tua amica torni presto a raccontarti il suo giro. Un abbraccio.

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