Come ogni estate, lassù, nella casa in collina, ecco spuntare il ribes.
La Raccolta del Ribes, descritta qui, segna senza ombra di dubbio l'inizio di un nuovo periodo, di nuovi giorni tranquilli e senza grandi orari, senza grandissimi impegni, se non quelli piacevoli, ai quali, accidenti, oggi si deve giocoforza rinunciare, come il decennale di UnFiloDi, al quale tenevo molto ma che alla fine non si può e allora smetti di frignare, fine.
Quest'anno, il ribes della siepe è esploso in tutta la sua magnificenza regale, i rami piegati dal carico di tante gemme preziose, piccoli globi trasparenti e perfetti, incantevoli nel loro rosso rubino. Abbiamo dovuto metterci un nastrino, per dargli una mano a sorreggere tanta meraviglia.
Stamattina, ne ho trovato un mini grappolo accanto alla tazza della colazione, gesto amorevole del mio Illustrissimo Sposo, che sa da quanti giorni sorvegli non vista la siepe di fuori, e che non mi sono persa neppure un passaggio, dal verde deciso, al rosa, al rosso chiaro.
Ieri, la maturazione, complice il sole forte, il caldo, le giornate belle.
Il ribes è uno strano frutto, è così bello da vedere, fa capolino tra foglie che sembrano piccole foglie di vite, rami riccioluti e abbarbicati alla siepe del bosso, lo abbiamo piantato distrattamente anni fa, ignorato per un pò e adesso guardalo, splendido nel suo bel rosso.
Il ribes costa una sassata, ben disteso nelle vaschette blu dell'Esselunga e sono fiera di averne una siepe tutta per me, da guardare quando voglio, da mangiare senza nemmeno lavarlo direttamente dalla siepe, e qualche volta senza nemmeno dividerlo acino per acino, dal grappolo, così.
Il Ribes insegna.
A capire di più. A concentrarsi più sulla bellezza che sull'aspro dei suoi frutti.
A goderne della sua vista, più che della sua quantità, l'idea era di farne una marmellatina, ma forse non ce n'è abbastanza, forse un vasetto, forse meno.
Il Ribes è bello da guardare, e se ad un primo assaggio può sembrare aspro e nemico, sarà al secondo acino, e poi al terzo, al quinto, al millesimo, che ci si abituerà al suo gusto vivace e inusuale, apprezzando quel retrogusto di vaniglia, inaspettato, perlopiù.
Sarà un'estate perfetta, la mia, finchè troverò grappolini di ribes accanto alla mia tazza della colazione.
1 commento:
Parole sante amica!
Posta un commento