succede, ogni tanto.
di solito se si è più stanchi, più in ansia, più sospesi del solito.
una ragione vera non c'è.
Il cuore, invece di star morbido e sciallo al suo posto, ecco che decide di far esercizio, di arrotolarsi su se stesso, di girarsi e rigirarsi come a trovare la giusta posizione, da un lato, da un altro, a pancia in sù, a pancia in giù, come quando non si riesce a dormire. Il cuore non dorme, ma vaglielo a spiegare.
Sono stati quattro giorni di fatica e di bellezza, non so dire se più bellezza o più fatica, a tratti mi sembrava di essere su una stella luminosa, a tratti invece, il mondo, l'universo, il Creato tutto mi erano contro, come a schiacciarmi e niente, niente, niente che andasse per il giusto verso.
Lontano da casa, poi, tutto sembra gigante e insormontabile.
In tutta questa faccenda, il cuore stava scomodo.
E lì a farsi domande, sul perchè e sul percome, i cuori come il mio tendono sempre a darsi un pò la colpa, anche quando colpa non ce n'è.
Ho un cuore maleducato e villano, dove villano era il mio insulto più temuto da bambina, Villana! mi si diceva, e io a chiedermi a 8 anni o poco più se fosse stato meglio di cretina o scema. Mi sfuggiva il significato e fra me pensavo che villana doveva essere proprio una specie di mostro, perciò me ne stavo zitta e buona, mortificata in un angolo per dieci minuti buoni, per poi tornare alle attività che mi erano valse quell'apostrofarmi, senza fare una piega. La mortificazione, alla fine, era di breve durata.
Ho un cuore villano e malandrino, che non si spiega molte cose, che si danna a capire e capire non sa, che fa fatica, che se ne sta rattrappito in un angolo, scomodo come sulle sedie di legno dei vecchi cinema, come sull'autobus strapieno, come in fila alla posta.
Ho bisogno di un divano morbido, un pò sfondato, di quelli di velluto liso ma dove ci si sta così bene. Ho bisogno di un posto comodo per il mio cuore un pò stupito, un pò sorpreso e un pò ferito.
Ho bisogno di una coperta leggera e una tazza di bei pensieri lì vicino, una specie di sicurezza, non so dire, qualcosa che mi faccia dire che è tutto a posto, che va tutto bene, che tutto è bene e che andrà sempre tutto bene. Non sarà vero mai, ma ci si prova.
I cuori come il mio passano ad abbracciarti quando sei lontana da casa, non sanno che sei tu e ti parlano di te. E ti fanno sorridere e pensare alla grande fortuna che hai.
I cuori come il mio passano sopra a disavventure e ladri e tornano, tornano sempre.
I cuori come il mio ti portano monili e sassi dall'altra parte del mondo e sanno bene come vanno certe cose.
I cuori villani hanno la presunzione e la certezza che il mondo sia pieno di cuori uguali.
E che basta solo cercare un pò.
troverò un divano sfondato e liso per questo cuore scomodo che capire non sa.
3 commenti:
...io credo di essere passata nei momenti in cui brillavi come una stella, perché molto di quel luccichio vibrante mi è rimasto appiccicato addosso, e a distanza ancora mi emoziona.
Non so cosa ti abbia ferito, sorpreso, arruffato, ma spero che quel divano liso e caldo e avvolgente e comodo ti scaldi presto il cuore e ti accenda il sorriso
Pensa che strano.. Il mio cuore scomodo, tanto scomodo in questo periodo, ne ha incontrato un 'altro senza riconoscerne la scomodità. ...per qualche minuto tu sei stata ,per il mio cuore, quel divano liso, ma così comodo e rassicurante.. Solo per quello che fai.. Poi i ladri ci sono, quelli poi che vanno a rubare proprio nei cuori scomodi. ...,poi ci sono quelle perdite che lo fanno proprio disperare quel cuore, ma poi i cuori scomodi si incontrano si riconoscono e respirano meglio! Un abbraccio morbido. Federica. Vicenza.
ciao sono Antonietta
il tuo cuore e solo un po stanco perche' ama è ha amato tanto fallo solo riposare ti ripaghera'
sei una bella persona io ti ho riconosciuto dalla voce bella a Torino Lingotto tu non ti ricorderai ma resta come sei in questo paese abbiamo tanto bisogno di stelle come te che brillano di luce propria e ci aiutano- ti abbraccio forte
Posta un commento