01 settembre, 2014

SplendidoSettembre.


Mi piace pensare che sarà così.
Una specie di capodanno, come ogni volta, come un nuovo inizio, una nuova pagina, tirando una bella riga sopra alle pagina che ho sfogliato fin qui, in questa InesistenteEstate, in questo VedoENonVedo, in questi mesi passati che non mi hanno lasciato nulla o quasi. 
Settembre eccolo qui.
Il mese degli ombrelloni chiusi, dell'odore di quaderno nuovo, di piccoli, piccolissimi buoni propositi, in un assetto famigliare inconsueto, dove tutto va incastrato ancora più alla perfezione, dosando solitudini e pensieri, quasi mai pesanti, quasi mai difficili da pensare. Si è diventati bravi, piuttosto. 

Nel frattempo, si ha voglia come ogni volta di cose nuove, via, piccole conquiste, piccole, piccolissime soddisfazioni. Già iniziate ieri, con esercizi di PeopleWatchin' e molte chiacchiere con l'AmicaDelleParole in piazzetta, avremmo potuto essere ovunque, magari al Flore, e il bar della Piazzetta, certe volte, il Flore di Parigi lo sembra davvero.  Ci saranno giri al MareVicino, forse, chi può dirlo, nuovi desideri, nuovi giri al mercato come quello che mi aspetta stamattina con l'Amica delle Perle, che mi sorveglia attenta. Ci si regalerà una mezz'ora scialla al Caffè, la sua bici legata al palo, una chiacchiera fitta e poi via veloci, il mercato del lunedì è un rito irrinunciabile, tra le tante cose inguardabili può capitare di scovare una cosa carina, con un investimento bassissimo scevro da sensi da colpa. Che male fa un vestituccio a pallini, un anello falsissimo, un nuovo zerbino, dei gomitoli di quella tonalità di colore che ancora non possiedi, nei container di lana che ognuna di noi nasconde in casa?

Non so se ho già voglia di nebbia e di autunno, forse ancora no.
Certo, ho voglia dei suoi colori, la vigna dietro casa mi regalerà spettacoli in primissima fila, passerà fra pennellate di rossi e di gialli e di bordeaux intenso, passando per il viola dell'uva. Intanto, un nuovo oggetto del desiderio, se settembre deve essere che si inizi nella maniera più frivola che si conosca, innocua pedipiù. 
Cose nuove in questo settembre, si spalancano le finestre all'aria frescolina e ai profumi di qui, ci sarà il sole, oggi, ho una manciata di cose belle da fare, belle cose da ascoltare, belle canzoni da cantare, preparando il caffè in cucina, del resto, di tutto il resto mi importa poco o nulla, mi concentro su di me, faccio la brava e mi impegno proprio, mi regalo un settembre leggero e soffice, di quelli che sanno di pastelli nuovi, di piccole gioie, di grandi progetti, di torta quasi pronta nel forno, voglio un settembre lucido, vediamo, Ecco, Mi Dia quello, 
Glielo Incarto?
No, Lasci Così che Va Bene.

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