Ovunque, ce n'è.
Sul sentiero, dopo la siepe, sulla strada nascosta.
Ogni tanto, i rovi ci provano ad abbracciarla, a soffocarla, seducendola con foglioline vellutate e promesse di bacche lucide e perfette.
Non ce la fanno.
E' Fior di Robinia, quello che cresce in questi giorni.
Puoi chiamarlo Acacia, se vuoi, ma Robinia è più bello.
Puoi chiamarlo Acacia, se vuoi, ma Robinia è più bello.
E' profumo di miele e di pulito, sono grappoli candidi, belli a vedersi, morbidissimi da accarezzare.
Impossibili da trattenere, non durano molto, nemmeno si possono mettere in un vaso, per dire. Ci ho provato, sfioriscono subito.
Il Fiore di Robinia va tenuto lì dov'è, guardato e basta, non colto, lasciato lì.
Bearsi del suo profumo e della sua innocenza seducente, sfiorandolo appena, guardandolo da lontano per la nuvola che fa, osservandolo da vicinissimo, fino a farsi accarezzare un pò, è come lavarsi la faccia col miele, ma appìccica di meno.
Voglio fiori di robinia ogni giorno sulla mia strada.
voglio siepi candide e candidi pensieri e candida la borsa e candidi i pantaloni leggeri, ballerine luccicanti, sandali glamour che ci si può anche andare al mare. Già, il mare.
Fiori di Robinia che sanno di bello e di buono, che riempiono di miele le mani e la testa.
Guardare e non toccare.
Filastrocche a memoria, Ogni Cosa al Suo posto e Un Posto ad Ogni cosa.
Il mio, è vicino al miele.
I rovi non vincono, non vincono mai.
2 commenti:
<3
da noi si fanno le frittelle, stessa ricetta di quelle di mele, e sono buone come sono belli i grappoli ciao Mariarita
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