
11 novembre, 2008
Pittore, ti voglio parlare...

10 novembre, 2008
Un giorno in più.

06 novembre, 2008
Endorfinica.

05 novembre, 2008
Decide il vento.

Smetterà, prima o poi. Ieri sera, il vento squassava le persiane e ha perfino piovuto dentro, pensa un pò, proprio come quando piove secco, di traverso, non so come dire, non diritto, dal cielo alla terra, un pò di sghembo, storto, appunto, di stratempo, direbbe mia nonna. Il vento sulla terra è diverso dal vento del mare, è tutto un sibilo, uno sbattere, un senso di inquieto e di film dell'orrore, mette un pò paura, anche se in fondo è bello sentire il vento dal letto, lo vedi, fuori fa freddo e noi qui, al caldo, asserragliati in questa casa sulla collina, senti le gocce sui vetri, se sei attento riesci anche a distingure le foglie che strisciano sul marciapiede, che ballano nel pratino, ma in fondo non sai mai bene se sono quelle cadute o quelle ancora sù, attaccate ai rami. Sibila, questo vento, scrolla i rami del pino più alto, fuori è più che buio, devi sforzarti per bene, guardando, perchè non ti accorgi se piove o cosa fa, nemmeno a guardare per terra, è lucido, è vero, ma non si vedono le gocce che cadono, magari ha già smesso. Faccia un pò quello che vuole, che mi importa, se piove o diluvia o cosa. Domani sarà qui presto e ho un sonno che mi si appicciccano gli occhi insieme. Sono belle le mattine dopo il vento, c'è un azzurro elegante che si affaccia dalle nuvole stracciate, arrese, forse, tanto che mi fa dire che sì, oggi non pioverà. Il vento, il re del cielo, ha questo potere misterioso, porta le nuvole cariche di pioggia e poi via, ho cambiato idea, sciò, sciò, coraggio, via! che quest'oggi voglio un bell'azzurro che guardi giù. Il vento, sovrano indiscusso decide lui tutto. sia che venga da terra, sia che venga dal mare.
04 novembre, 2008
E quantunque.
30 ottobre, 2008
28 ottobre, 2008
Ode alla clementina.

27 ottobre, 2008
Cuore d'autunno.

A trovarla. Una sola, valida ragione per uscire fuori dal letto e ciondolando mettersi sotto la doccia e lasciar scorrere l'acqua, guardandola senza infilarcisi sotto. Che si è aperta la finestra stamattina e persino l'ultima solinga rosa dell'aiuola si era arresa e aveva lasciato andare giù quei suoi petali arruffati, sono rose inglesi, mica normali, hanno i petali sfioriti appena in boccio, cioè sembrano, non che lo sono veramente, ecco. Sfacciata, fuori posto, quasi, troppo colorata fra tanto marroncino, e profumatissima, come a concentrare su di sè tutto il profumo delle altre non fiorite. Che mattina noiosa, che risveglio affannato, che ansia e paura, anche, ma di che? mi chiedo e chiedo, ma mi conosco così bene, io, più me lo chiedo e meno trovo la risposta, anzi, più me lo chiedo e più questo peso si fa più grande e ingestibile che nemmeno urlare, che nemmeno respirare a fondo, che nemmeno avvolgersi in una sciarpa leggera che si ci affondo la faccia ci sento il mio profumo e mi fa dire questa è mia. Niente. Ma sì che è la stagione, d'autunno non è in forma nessuno, d'autunno ci si sente tutti già un pò in letargo, d'autunno si è un pò tutti come le foglie del ciliegio, i petali della rosa solinga, si sta sù finchè si riesce, finchè si può, e poi ci si arrende, mesti, ci si lascia cadere giù svolazzando un pochino, sulle cortecce di pino, sul pratino con la brina, e si sta lì, a prendere questa pioggerella leggera, a pensare e a pensare e a non trovare nessun modo, nessuna strada, nessun valido percorso per riuscire a ritornare sù.
23 ottobre, 2008
Buona la prima.

21 ottobre, 2008
Le impronte delle nuvole.

19 ottobre, 2008
Ti abbraccio.

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Odore di dicembre.
Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...

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