27 ottobre, 2008

Cuore d'autunno.


A trovarla. Una sola, valida ragione per uscire fuori dal letto e ciondolando mettersi sotto la doccia e lasciar scorrere l'acqua, guardandola senza infilarcisi sotto. Che si è aperta la finestra stamattina e persino l'ultima solinga rosa dell'aiuola si era arresa e aveva lasciato andare giù quei suoi petali arruffati, sono rose inglesi, mica normali, hanno i petali sfioriti appena in boccio, cioè sembrano, non che lo sono veramente, ecco. Sfacciata, fuori posto, quasi, troppo colorata fra tanto marroncino, e profumatissima, come a concentrare su di sè tutto il profumo delle altre non fiorite. Che mattina noiosa, che risveglio affannato, che ansia e paura, anche, ma di che? mi chiedo e chiedo, ma mi conosco così bene, io, più me lo chiedo e meno trovo la risposta, anzi, più me lo chiedo e più questo peso si fa più grande e ingestibile che nemmeno urlare, che nemmeno respirare a fondo, che nemmeno avvolgersi in una sciarpa leggera che si ci affondo la faccia ci sento il mio profumo e mi fa dire questa è mia. Niente. Ma sì che è la stagione, d'autunno non è in forma nessuno, d'autunno ci si sente tutti già un pò in letargo, d'autunno si è un pò tutti come le foglie del ciliegio, i petali della rosa solinga, si sta sù finchè si riesce, finchè si può, e poi ci si arrende, mesti, ci si lascia cadere giù svolazzando un pochino, sulle cortecce di pino, sul pratino con la brina, e si sta lì, a prendere questa pioggerella leggera, a pensare e a pensare e a non trovare nessun modo, nessuna strada, nessun valido percorso per riuscire a ritornare sù.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Quando ti senti così prova a pensare ai tuoi appuntamenti creativi di maglia , chiacchiere e coccole benefiche che regalate, tu e il tuo gruppo.
Prova a fare uno sforzo di fantasia su un nuovo progetto che in qualche angolo ti cova.
Prova a farti catturare da qualcosa che ti solito ti fa bene, ti cattura, ti seduce, foss'anche una banalità, una sciocchezza, un nonnulla.
E poi, concediti anche, in ultima istanza e senza troppi rigori, un lamento sottile con l'amica del cuore.
Dai , Laura, ce la fai!
:-) Roberta

Erre54 ha detto...

ciao ragazza,,vai sul mio blog.

Anonimo ha detto...

Ti invito al viaggio
in quel paese che ti somiglia tanto.
I soli languidi dei suoi cieli annebbiati
hanno per il mio spirito l’incanto
dei tuoi occhi quando brillano offuscati.
Laggiù tutto é ordine e bellezza,
calma e voluttà.
Il mondo s’addormenta in una calda luce
di giacinto e d’oro.
Dormono pigramente i vascelli vagabondi
arrivati da ogni confine
per soddisfare i tuoi desideri…

Le matin j’écoutais
les sons du jardin
la langage des parfums
des fleurs.
(Baudelaire)

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