Il cielo promette pioggia.
Ma anche la pioggia ha il suo perché, qualche volta. Sono
giorni di grandi lavori, di cose belle, altre meno, altre di più, e sono la
maggior parte, e alla fine, la scatola delle cose brutte è talmente piccina che
nemmeno vale la pena di prenderla in considerazione.
La mia casa è disseminata di colori e tulipani e sacchettini
trasparenti, quelli dei biscotti e nastri a quadretti e fogli e appunti
volanti. Mi appunto sempre le cose, salvo poi smarrire i bigliettini, e
raramente mi scordo di qualcosa, si vede che la mia mania di scrivere basta da
sola a farmele ricordare, le cose.
Promette pioggia.
Ci sono mattine che ti svegli male perché hai dormito poco, perché
la civetta del tiglio non la smetteva di dire la sua, una volta mi spaventava,
adesso invece mi piace.
E poi, ci sono mattine che sì hai dormito pochissimo, ma
invece ti svegli già scema e ridi di niente, a colazione, e ti inventi perfino
che il pino del Prato di Là si muoveva a ritmo della musica, Mamma Sei Fuori,
già di prima mattina è un gran complimento.
Promette pioggia.
E oggi non mi importa. Ho un appuntamento con una distesa
dei miei fiori preferiti insieme agli anemoni e al lillà, mi aspettano migliaia
di tulipani e cose belle e forse il freddo e la pioggia sottile di aprile,
basta che non sia un temporale che proprio non mi serve, la pioggia di aprile è
profumata e sa di buono, sarò in mezzo ai fiori, perciò sono contenta e già
scema di prima mattina, ho mille cosa da fare e le faccio una per volta, anche
la fatica più fatica è più leggera se canti un pochino, pianissimo, come a non
voler rompere un incantesimo, come a camminare sulle margherite del pratino,
pianissimo per non rovinarle, oggi sono nel mood dei fiori, c’è qualcosa di più bello? Promette
pioggia, faccia pure.
Da domani e fino al 1 maggio, Messer Tulipano, Castello di Pralormo.
Special guest Cuore di Maglia.
Due meraviglie in una.