15 settembre, 2009

..per le mille volte che l'ho visto.

Rosa d'autunno.

I miei figli direbbero La Mamma Si è Presa Bene. Nel senso che mi sono perfettamente calata nella parte della casalinga a tempo perso, nient'affatto disperata, efficiente, bravissima, che insiste sulla macchia, che arriva presto e và via presto e di solito vabbè, che stira cantando, che si è innamorata del Folletto della Vicina, che rammenda, cucina, e fa il bucato. Insomma, provetta Cenerentola del Terzo Millennio. Ma nulla vieta di essere housewife con un pizzico di glamour e un occhio alla ricerca. Al rogo casalinghe sciatte e ciabattanti, se proprio lavare i pavimenti non è il sogno della vostra lucente vita, almeno rendete più gradevole e colorata la questione e fate quel che vi dico. Recatevi tosto al supermercato più vicino, lo adocchierete subito, ce n'era una tale catasta, ieri, di sicuro non rimarrete senza. (Comunicazione di Servizio: invece di assumere promoter che in cambio di 14 sacchetti di biscotti ti regalano sei pastelli a cera, che idea fulgida sarebbe sistemare lì accanto una signorina che spieghi alle donne che fanno la spesa che è meglio per loro se investono 3euroEsessantacinque per questo splendido secchiellino, completo di MocioVileda?). Già, dimenticavo la parte più importante dell'intera vicenda. Una parte dei vostri 3 euro e fischia verrà devoluta a Susan Komen Italia per la lotta ai tumori al seno. Compratelo e regalatelo, è un bel pensiero, trovo. Io già ce l'ho e fa bella mostra di sè sul pavimento della mia cucina. Per adesso ci ho messo le rose e sta un amore. Poi, si vedrà.

P.S. A grande richiesta : io l'ho trovato al Bennet.
P.P.S. Ma quante siete stamattina????

14 settembre, 2009

Quando non dormi.

Lo senti? E' il vento. Un vento rabbioso e fuori posto, che strano un vento così, qui. Fischia e sibila attraverso le persiane chiuse, litiga con gli alberi, maltratta il caprifoglio. Mi ha svegliato un rumore, non so. Forse stavo sognando. Non dormo, non è chiaro perchè, io dormo sempre come un sasso, di quei sonni improvvisi, di quelli che non riesci proprio a tenere gli occhi aperti, e non è che ti giri e ti rigiri, no, tocchi il letto e sei già lì, bell'e stecchita. Così, bighellono per casa, e guardo fuori quella mezzaluna velata, queste nuvole sfilacciate, quasi blu, chissà se pioverà. Non è male non dormire, qualche volta. I pensieri che fai la notte, quasi a mattina, hanno un sapore diverso da quelli del resto della giornata. Dormono tutti, e tu sei lì, sveglissima, come a sorvegliare il loro sonno, come a dire, Dormite Pure, Sono Qua Io. Non si conosce il motivo di questa insonnia inconsueta, così diversa da quelle odiose e agitate, questa mi piace, invece. E, complice questo vento mascalzone, posso fare ciò che voglio: leggere i quotidiani di domattina, che un pò mattina è già adesso, innaffiare l'orchidea nel vaso, un libro, magari. Queste raffiche scomposte mi portano solo pensieri gradevoli, che venga pure il primo giorno di scuola domani, mi troverà organizzata ed efficiente, nonostante sia qui a scrivere, adesso. E che venga pure l'autunno e i suoi rossi e arancioni e le foglie secche, ne raccoglierò qualcuna da tenere fra le pagine dei libri, lo faccio, qualche volta, ho un rametto di bouganville che ancora porta quel fucsia meraviglioso che solo il sole dell'Isola può regalare. Ogni cosa, a guardarla bene, ha un aspetto migliore di come appaia in realtà. Basta trovare le lenti giuste, o solo il momento giusto per guardarla, sia esso un pomeriggio di sole, una domenica mattina, o una notte di vento disordinato e chiacchierone, che dormono tutti, che mi ha svegliato un rumore e che mi piace star qui a scrivere, adesso che è quasi mattina.

12 settembre, 2009

Non sono pronta.


E' vero, mica ci vado io. E poi, su quattro, solo gli ultimi due vanno a scuola, gli altri due stanno studiando per gli esami. Rettifico. Uno sta studiando per gli esami, l'altro fa finta di studiare per gli esami. Ma non è questo il punto. No, non sono pronta, non sono pronta affatto. Ad alzarmi all'alba, per esempio. A cominciare la sinfonia, la menata, lo sbattimento. Non sono pronta e non ne ho voglia. DI libri e lezioni e di orari, nooooooo, gli orari no, alle tre devo essere e per le cinque devo andare, e poi alle sei meno un quarto mi devo trovare, nooooooooo, vi prego no. Io ho ancora il fuso orario dell'estate, profumo ancora di cocco e di gelato sulla spiaggia, giro scalza, scollacciata, e abbronzatina, ho ancora i campanellini di Folegandròs alla caviglia, io non ce la posso fare a mettere l'orologio, a far la lista delle cose, a foderare i libri, i compiti, le udienze, la sola parola mi fa venire i puntini rossi. Sono giorni frenetici, sembra che tutto proprio tutto si sia concentrato qui e adesso, e non mi ha trovata pronta. Sarà che mi sento il cervello come risciacquato, messo in candeggina e scolorito, come si faceva coi jeans una volta. La verità è che non ne ho voglia e basta, che pagherei per avere ancora una decina di giorni di niente assoluto, di baloccamenti, di zero pensieri, di zero appuntamenti, di zero di tutto. E adesso, scusate tantissimo ma vado di fretta, la Princi è a una festa e và ripresa alle 21. Come, non è ancora lunedì 14!!! Certo che no, bellezza, ma Giostra ha già iniziato a girare. E pronta o non pronta, ben meglio sarà che che inizi girare anche tu.

11 settembre, 2009

Solinga.


Non càpita mai. Non ricordo a memoria di essere mai stata sola solissima di venerdì sera, nella casa sulla collina. Fa effetto, niente da dire. Questa in verità non è che sia una casa di quelle normali, c'è sempre un gran traffico di arrivi e partenze e stazionamenti e passavo di qua, e campanelli e telefonini e bip bip di messaggi e urla e risate e voci di sottofondo e pianoforti e chitarre e sedie spostate e rumori di doccia e spruzzi di deodoranti e ticchettii di tastiere e passi sulle scale e parolacce, esclamazioni, imprecazioni, risse, ogni tanto, litigi, canzoni, palline che rimbalzano, phon, rasoi, e cose così. Stasera, un bel niente. I figlioli sparsi, il Capitano salpato, persino la Princi ospite da un'amica per quel rito complice che è così in voga fra le ragazzine, StaseraPossoDormireDa. E' l'ultimo week end prima della buriana della scuola, e lasciamo che sia. Quassù, nel silenzio inusuale di queste pareti, mi organizzo. Avrei ben potuto uscire, un cinema magari, come suggerito dalla mia Amica con la Toga, perchè non esci? No che non esco. Mi impossesso di questa divano sterminato e ci sto io ed io soltanto. E posso permettermi di scegliere tutti i film in bianco e nero che voglio, senza sentirmi dire MaCosaGuardi? con aria schifata. E fare la maglia con tutte le luci accese, se mi va. E leggere fino alle due quel libro che ho comprato questo pomeriggio. E magari finirlo, come mi capita spesso. E che ne so, farmi un bagno di due ore, scioglierci ogni genere di corbelleria, le palle frizzanti coi brilli di Lush, per esempio, e lì scialacquarmi senza che nessuno bussi o chieda udienza o che mi racconti di aver preso una multa parlandomi da dietro la porta, è già successo. Potrei mettermi uno smalto fiammeggiante, farmi un impacco di hennè ai capelli, accendere gli incensi che non piacciono a nessuno, mettere la musica del Buddha Bar a palla, guardare vecchie fotografie, fare un dolce per domani, riordinare qualche cassetto. Deciderò man mano. E' una strana pace, quella di stasera, gradevole, certo, forse un pò malinconica, appena appena. Domani arriverà in fretta, e tutti i figli riederanno alla casa sulla collina, per l'ora di pranzo. Fino ad allora la casa è tutta per me. Qualcosa mi inventerò, ma, e lo dico sottovoce, a questo silenzio preferisco il caos. Son fatta male. Lo so.

Odore di dicembre.

  Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...