14 settembre, 2009

Quando non dormi.

Lo senti? E' il vento. Un vento rabbioso e fuori posto, che strano un vento così, qui. Fischia e sibila attraverso le persiane chiuse, litiga con gli alberi, maltratta il caprifoglio. Mi ha svegliato un rumore, non so. Forse stavo sognando. Non dormo, non è chiaro perchè, io dormo sempre come un sasso, di quei sonni improvvisi, di quelli che non riesci proprio a tenere gli occhi aperti, e non è che ti giri e ti rigiri, no, tocchi il letto e sei già lì, bell'e stecchita. Così, bighellono per casa, e guardo fuori quella mezzaluna velata, queste nuvole sfilacciate, quasi blu, chissà se pioverà. Non è male non dormire, qualche volta. I pensieri che fai la notte, quasi a mattina, hanno un sapore diverso da quelli del resto della giornata. Dormono tutti, e tu sei lì, sveglissima, come a sorvegliare il loro sonno, come a dire, Dormite Pure, Sono Qua Io. Non si conosce il motivo di questa insonnia inconsueta, così diversa da quelle odiose e agitate, questa mi piace, invece. E, complice questo vento mascalzone, posso fare ciò che voglio: leggere i quotidiani di domattina, che un pò mattina è già adesso, innaffiare l'orchidea nel vaso, un libro, magari. Queste raffiche scomposte mi portano solo pensieri gradevoli, che venga pure il primo giorno di scuola domani, mi troverà organizzata ed efficiente, nonostante sia qui a scrivere, adesso. E che venga pure l'autunno e i suoi rossi e arancioni e le foglie secche, ne raccoglierò qualcuna da tenere fra le pagine dei libri, lo faccio, qualche volta, ho un rametto di bouganville che ancora porta quel fucsia meraviglioso che solo il sole dell'Isola può regalare. Ogni cosa, a guardarla bene, ha un aspetto migliore di come appaia in realtà. Basta trovare le lenti giuste, o solo il momento giusto per guardarla, sia esso un pomeriggio di sole, una domenica mattina, o una notte di vento disordinato e chiacchierone, che dormono tutti, che mi ha svegliato un rumore e che mi piace star qui a scrivere, adesso che è quasi mattina.

1 commento:

Marina e Massimo Pecoraro ha detto...

dormo io per te, ma tu continua a scrivere, ti prego

Marina

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