Me chi te lo chiede. Che gusto ci trovi. E chi se ne importa di te, alla fine, di te, delle cose tue, delle tue angosce e della tua vita, ma chi se ne frega se stai male o se stai benissimo, nessuno qui ha voglia di sentir parlare più delle tue menate, finchè si tratta di smalti e di maglia e di cazzate allora ok, ma per favore basta menate. Lo dico a me. E' stato un giorno di vento forsennato, un giorno liquido di niente spiaggia, di cose normali, di fresco, finalmente, dell'olivastro spettinato e di quel profumo, si sente ancora adesso, che la luna è una faccia preziosa, un gioiello nell'indaco perchè ancora non è buio e lei è bellissima, a quest'ora. A un giorno così, segue sempre una sera tranquilla, fatta di niente, un pò spossati da tutto quel tramestio, la tenda che cigola, i soffi decisi dentro al limone, è belo sentirli da coricati, questo vento arriva a raffiche precise, canta persino, è una melodia seducente e bellissima, che in pochi conoscono e che tutti, indistintamente, amano. Ispeziono la me di stasera per capire le cose che sono e dove vado e dove andrò, ma non è tempo di filosofia da quattro soldi, è che ho avuto poco da fare, stasera han cucinato le ragazze, è da stamattina che preparavano il menù e ho dovuto dare lezioni di sbattimento uova con la forchetta, non son cose da nulla, ci vuole mestiere, polso fermo, attenzione a non schizzare. I giorni scivolano via, è vacanza, madamigella, non se lo ricorda più? in effetti non è semplicissimo, è vacanza perchè vedo il mare e non le colline, e penso e penso e mi ripetevo anche stasera quella canzone che mi piace da sempre, e allora di pensare smettila, e di dir menate smettila, e guarda in sù , una sera così, che la luna è una faccia e che di tutto il resto a nessuno gliene importa.
..penso troppo e vivo male
penso che tra più di un anno
cambieranno i miei progetti
penso che tra più di un anno
avrò nuove verità.
Ma tu non farmi questo errore
vivi sempre nel momento
cogli il giorno
e tanto amore
cogli i fiori di lillà.