L'approfondimento si impone, cara la mia Marzipan, ben perciò eccoti accontentata. Se mi si chiedono frivolezze, di certo non me lo faccio dire due volte. Niente di meglio c'è di una buona dose di cretinate, frivolitudini spicciole, cose di poco conto, per chiuder fuori per un pò le cose brutte della vita. Approfondisco perciò con grande, grandissimo piacere il dossier che chiameremo in codice Dei Cinque Spruzzi, e vi rimando qui per l'antefatto.
Orbene.
Il mio profumo storico, di sempre, nei secoli dei secoli è questo qua. Lo so che tanto nessuno avrebbe sofferto d'insonnia a non saperlo, ma intanto ho accontentato Marzipan, e fin qui va bene.
Lo uso da più di dieci anni, lo adoro come si adorano i profumi che ti fanno stare bene, sentire a posto, perfetta. Ha note di vaniglia e di fiori, sa di acqua fresca, di ambra e di gardenia. E', in assoluto, quello che amo di più, quello a me più vicino, che mi somiglia di più, più mio. Difficile da reperire, non impossibile.
Il mio secondo amore è questo qua, è l'amore dell'estate, o meglio da maggio a ottobre, sa di pompelmo, ovvio, e vaniglia, mirtillo e bergamotto. E sa di estate, della mia. Di questo, cinque spruzzi forse nemmeno bastano, è un aroma che si ama da subito o si detesta.
E infine, il terzo amore, il più recente, incontrato per caso circa due anni fa, durante una vacanza. Gelsomino, cocco e fiori di tiarè, estivissimo ma mi piace anche d'inverno, col freddo, sa di vento e anche di spiaggia, di pulito, non so come dire.
Ecco qua, Marzi, ora sai.
Però, adesso tocca a te, a voi.
Raccontate alle Fragole di che profumo siete. Ma che bel gioco sarà. Frivolissimo, e che te lo dico affare. Grazie, Marzi.