Da non credere. Il nostro mini viaggio, la nostra piccola vacanza, in fondo quattro giorni e un pezzo sono un bell'andare, è stata praticamente perfetta, piuccheperfetta fino a sabato mattina. E fino ad allora su e giù per la Madison, e sù per l'Empire, e giù a Ground Zero, e dentro e fuori da un centinaio di negozi e calamite e souvenir e cappellini e mazze da baseball e palline da golf e l'hot dog per la strada e magliettine e sandalini. Poi, il nulla. O meglio, il tanto. Il mio figliolo Liceale ha ben pensato di ammalarsi e non già un raffreddore o un mal di pancia, chi ha figlioli sa che queste cose si mettono in conto. No, lui no. Lui si è preso gli orecchioni. Mumps. A New York. Al quindicesimo piano di un hotel sulla Quinta, un bel mattino si sveglia ed è un altro figliolo, di un bel colorino verde alabastro ceruleo e la guancia gonfissima. E un febbrone equino e male, tanto male. Ho mantenuto una calma da manuale, ho chiamato il Regio Medico in Italia, Che Faccio? Nulla, mi dice, tachipirina e antinfiammatorio, fine. E un giorno e mezzo di letto e di febbrissima, con frasi sconnesse e sonni pesantissimi. Affidata la Princi ad Afef, che l'ha condotta con sè nello scintillante mondo dello shopping newyorkese, io, madre ad accudire il mio figliolo malatissimo, a guardare fuori dalla finestra, a ricamare e a pregare che arrivasse in fretta il momento di andar via. Ora, a casa siamo. Lui sempre maluccio, ma l'odore del suo letto e della sua camera, di sicuro lo farà stare un pò meglio. Ora, si disfano le valigie, si radunano i regalini e le cose, si dosano medicine e spremute, ci si riprende dal jet lag. New York, New York. Come faceva la canzone?
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8 commenti:
Oddio che malissimo gli orecchioni! Non posso fare paragoni alti, non avendo mai partorito, ma ricordo quei giorni come i più brutti della mia vita. Era luglio, c'erano un milione di gradi ed io con la classica sciarpa di lana stretta intorno alla testa a mo' di uovo di Pasqua... Dolore.
Tutto il mio appoggio al povero figliolo, e te mia cara toccherà di riportarcelo al più presto nella grande mela, che stare in hotel non vale come vacanza, né per te né per lui.
Mannaggia!!! Come capisco la sensazione di sollievo nel ritrovare il letto e la propria casa...meno male che almeno qualche giro te l'eri fatto!!!
IO dovrei andare a New York coi i figli a dicembre...ti chiederò delle dritte!
pazzesco.....che sfortunaa!!!!spero che il poverino stia un poco meglio ed anche la sua stoica mamma al riparo nella casa sulla collina!un abbraccio x 2.pac
che sf... (si può dire?) ... saranno anni che non sento più nessuno che si ammala di orecchioni (e pensa che è 1 delle uniche 3 malattie contagiose che mi son presa da piccola!) e il tu figliolo, proprio a NY doveva andarli a prendere? ;-D Auguri di pronta guarigione! Smack
Ma porca paletta (perdona il francesismo ma era necessario) che sfortuna! Spero che guarisca alla svelta e magari tra un po' ricorderete insieme questa disavventura con una risata :)
...e poi vuoi mettere la figata di stare a ricamare guardando dalla finestra il traffico incolonnato sulla Quinta! ;))
(ok, battutaccia, tirami pure una ciabatta)
baci alla madre e al figlio
e bentornata, comunque sia andata :)
Nononononononono non ci si può credere!
Po' di soddisfazione, sai, ora sapere che orecchioni si dice mumps!
Mi spieghi quella di Afef?!
Oddio... io li presi in forma 'leggera' o così mi dissero ,a 14 anni... Sono stati leggeri abbastanza da farmi svenire al mattino presto tornata dal bagno. Sono la malattia infettiva più brutta che ci sia... mia mamma ricorda ancora i suoi presi a 21 anni! Spero che passino prestissimo e mi dispiace veramente tanto che non abbiate potuto godervi la vacanza come si deve ma dì a tuo figlio che, anche se probabilmente mezzo sconvolto da questa botta di sfiga, one disaster in NY won't yield more disasters every time! Baci e abbracci,
Steph
X
Davvero non vi fate mancare nulla
Voi o fate le cose in grande o nulla
Orecchioni a NY oh yeah
baci e in bocca al lupo
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