La si era buttata lì giovedì scorso, Perchè Non Andiamo a Mirtilli Domenica, allettati anche dall'idea di passare due giorni con gli Amici di là, quelli di sempre; quelli delle feste, delle vacanze e delle cene e dei Natali, anche. Così si è partiti. In realtà, si sarebbe dovuti partire all'alba, ma visto il mio sguardo smarrito e la zero voglia anche degli altri, si è deciso così: Si Parte Quando Abbiamo Voglia. E la voglia è arrivata intorno alle 11, minuto più, minuto meno. In realtà ci si aspettava una camminata più leggera, ma si sa, non è che il mirtillo MI nasca così, a portata di mano e per trovarlo non è che si debba andare in piazza San Babila, ma si deve giocoforza salire un pochino. Ho detto un pochino. Io non sono un'amante della scarpinate, men che meno della fatica, abiuro le salite, le sudate, i ciottoli, il mal di gambe, le ortiche, gli insetti, il fiatone, lo sbatti. Bene. Questi ingredienti c'erano tutti, insieme, c'è da dirlo, al gruppo di amici adorati e glorificati, quelli per i quali ti butteresti nel fuoco, per dire. E quindi , oltre al fuoco, per loro ti rechi anche in montagna, ti inerpichi su sentieri scoscesi e impervi, stai in equilibrio sulle rive per raccogliere i mirtilli che la tua Amica della Pastiera ti ha sfranticato l'anima che vuole farne marmellata e gelatina congelarli pure. Bambina, te ne porto quanto vuoi, in deliziosi cestini verdini, in un bel sacchetto di cellophane con il prezzo sopra, comprati in meno di due minuti all'Esselunga, con l'aria condizionata e in tutta scioltezza. Nossignore. Ella vuole quelli del Monte Soglio. E perciò, poichè l'adoro, soffro e mi reco.
Da lassù, il panorama è una delizia.
Non è stato così tragico, alla fine. A lamentarmi ci ho provato un pochino, sempre l'ultima della fila, anche dopo i bambini, anche dopo un papà con 15 chili di bambina nello zaino, io dietro, zitta e compunta, a scrutare fra le foglie e cercare i benedetti mirtilli. Che Lui, il Mirtillo, non è che si palesa e dice Son Qua, no, esso si nasconde alla vista e ha il cattivo gusto di crescere e prosperare in mezzo ai rovi, fra le ortiche, fra le foglie di melissa e di menta, fra l'erica bianca meravigliosa e selvatica. e poi, ci vuole mestiere, Lui MI è delicato, non è una mela che prendi e tiri giù, Lui lo devi prendere con due dita e stare attenta a non schiacciarlo, sennò la marmellata la fai in loco, direttamente, lo devi posare con grazie nella scatoletta verdina che ha portato la Elena, o nel contenitore di Silviaeeugenio, se no è la fine.
Camminare in montagna non è poi tutta 'sta traGGedia, sono io che son noiosa ma con le Amiche giuste riesci pure a chiacchierare, e devi stare attenta a non scivolare dal troppo ridere giù per un dirupo. Di mirtilli ne abbiamo raccolti parecchi, forse non per barattolate di marmellata, ma di sicuro un bel pò di muffin verran fuori. E loro, le Canavesi, di cucina ne sanno, eccome se ne.
Cionondimeno la prossima volta mi organizzo.
Voi andate a mirtilli e io scialla a casa vi ricamo in pochissimo un bel quadretto.
E vi faccio pure una crostata.
Uhm....mi sa che mi urlano dietro, mi sa.
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