Con un titolo così complicato uno si aspetta chissà quale rivelazione, quale teorema, quale difficilissimo trattato. E invece no. Poche cose ti catturano come guardare gli spruzzi d'acqua che bagnano il prato. Non che abbia bisogno di uno bravo, o forse sì, ma stamattina mi sono incantata a guardare i giochi di luci, gli arcobaleni e tutti quei ghirigori che faceva l'acqua mentre bagnava il pratino di casa, come ogni mattina, intorno alle 8. Che scoperta, il pratino viene bagnato tutti i giorni sacrosanti, l'Illustrissimo Sposo ha messo a punto anni fa una sofisticatissima rete di tubicini e mini computer e timer e chissà cos'altro, affinchè ogni mattina, ogni sacrosanta mattina, alle ore 8 e qualcosa, ma sono io a non ricordare quel qualcosa, il timer lo ricorda benissimo, affinchè parta un gioco di spruzzi e rugiadine e gocciolamenti da far invidia alle migliori fontane del mondo. Stamattina, complice un sole di traverso, filtrato da nubi strane, non proprio minacciose ma lì, ferme, gli spruzzi del pratino hanno dato spettacolo, E io lì, sul terrazzo a guardarli rapita, come si è davanti al fuoco, o alle onde di Capo Testa, o a guardare la neve dai vetri. Nessun pensiero viene male a guardare le milionate di goccioline che fanno un giro nel cielo prima di atterrare sull'erba, nessun veleno, nessuna tristezza passa per la testa, inebriata da uno spettacolo così esclusivo, nessuna gocciolina è uguale a un'altra, e a guardare bene, nemmeno riesci a distinguere i colori dell'arcobaleno, sai che c'è, fine. Iniziare la mattina con un posto in prima fila ai giochi d'acqua del mio giardino è un privilegio semplice a cui rinunciare sarebbe un delitto. C'è tutto un mondo dentro una gocciolina illuminata da un sole opaco.
1 commento:
!!!!!io ho inizizato la giornata nello stesso identico modo!!!!che coincidenza!!!!!bello bello!!!!
ciao l'amicadelvillaggio.
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