ph.la douleur Exquise
Volo basso.
Volo basso.
Raso il marciapiede.
Che non so nemmeno se è corretto. Credo di no. Ma rende l'idea.
Volo basso.
Plano sulle pozzanghere, sul fiume limaccioso in città che sembra davvero l'Hudson, stamattina, e la mia Amica delle Provette e Biancaneve sanno bene di cosa parlo.
Volo basso.
Sull'albero sradicato all'inizio della mia strada, Sarà stato il vento delle sere scorse. Che tristezza gli alberi sradicati, e che impressione, un pochino, ma come, hai davvero soffiato così forte e io non me ne sono accorta? che poi, neanche è vero, me ne sono accorta eccome.
Volo basso.
Schivo i sassi e le viole dell'aiuola triste delle rose , ce ne sono una marea, di viole, non di rose, sono nate di nascosto fra la corteccia di pino, quella che non doveva far nascere nessuna erbaccia, eppure, guardale lì, viola scurissimo, non come quelle della collina che sono lavanda appena, che poi, come fanno delle viole ad essere color lavanda mi sa che ci devo ragionare un pò sù.
Scema ma non stupida, lavanda ma non viola, mi balocco fra le centinaia di cose di fare e la zero voglia di farle, come succede spesso, Certo, a guardar fuori nemmeno aiuta, i tetti lucidi, il cielo perso, i pini che si muovono appena, giusto per dire, sono qui, ma si vede lontano un miglio che non ne hanno voglia nemmeno loro. Non è mattina.
Troverò un senso.
Troverò un modo.
L'ho trovato sempre, ogni santissima volta.
Mi sembravo persa, e non la ero.
Mi sentivo persa, e non la ero.
Toglievo dal cilindro un coniglio, un amuleto, un incantesimo, una caramella mou.
Farò così anche oggi.
Per cominciare esco a farmi un mazzolino di viole e le metto sul tavolo.
Poi mi mando un bacio nello specchio.
Poi, scarico la lavastoviglie.
Volo basso.
Mi sa che a incantesimi stiam messi male, e anche le caramelle mou sono finite.
Chi lo sa, forse, c'è un buco nel mio cilindro.
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