15 gennaio, 2017

La Strana Storia del Gelido Geranio




Stava da sempre sul davanzale.
Aveva cugini anche sul terrazzo, e sulla finestra del bagno blù, quello che guarda le colline.
Stava lì.
Una volta, il Caprifoglio si era innamorato di lui.
Per questo Natale, gli abitanti della casa avevano deciso di avvolgere i vasi con un vezzoso tessuto leggero, tulle candido, e fermarlo con un gran fiocco argentato.

I vasi sul davanzale, insieme alla miseria intirizzita, avevano così un bell'aspetto di festa.

Ma le vacanze finirono.
Venne gennaio e il suo gelo spietato, e la brina, la nebbia, e il ghiaccio e tutto il resto.
Finite le feste, i brusii fino a tarda notte, le stanze tutte occupate in quel delirio caldo di fratelli e sorelle, e cugini e  fidanzate, e di colazioni per venticinque, appena prima del ragù.

Quella sera, erano le ultime valigie ad essere preparate, erano gli ultimi abbracci in ingresso, quelli che si fanno senza dire niente.

Il Geranio del davanzale sapeva tutto.
Sapeva di quale magone, di quale silenzio, di quali parole taciute, di quando si annuisce e non si dice nulla, come a dire, ok, ok, va tutto bene, ma bene non va mai, in questi casi.

Dovevano esserci tutti abituati, gli abitanti della Casa in Collina, uno di qui e l'altro di là, da qualche anno, oramai. Ma a cose così, chi ha provato sa, non ci si abitua mai.

Il Geranio stava zitto anche lui, per solidarietà.
ma fu grato che nessuno avesse tolto dal suo vaso quel tulle candido.

Così protetto, avrebbe sentito meno freddo, avrebbe potuto anche farsi scendere una lacrima piccolissima, che i gerani si sa, sono dei piagnoni, e non amano i cambiamenti in nessuna stagione, figuriamoci in inverno.

Non toglierò quel tulle bianco dai miei vasi, sono così belli che sembrano pacchetti, regali posati lì da chissà chi e non ancora aperti.

Li lascio lì.
Cambiano sempre troppe cose in questa casa, e quelle che posso lasciare come stanno le lascio così, non le tocco proprio, chi l'ha mai detto che non si possano tenere i vasi messi così, ho tolto le lucine, non è abbastanza?

Il tulle poi, è cosa strana.
Sembra fatto di nuvola, sembra fatto di neve.

Questo, poi, ripara dal freddo come una coperta caldissima.
me lo ha detto il Geranio.

E se scalda lui, scalderà anche me.



2 commenti:

dolcezzedimamma ha detto...

...e darà calore e ridurrà il magone...

alda ha detto...

E quando il tiepido sole della primavera riscalderà ancora tutte le piume delle tue piume rientrate a casa, allora sì che potrai svestirlo del suo tulle bianco e del suo fiocco argentato. Sicuramente sorriderà anche lui! Baci Alda.

Odore di dicembre.

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