10 anni di me
Della mia vita
Delle cose mie
Ho scritto tanto, quasi ogni giorno.
Quasi ogni volta che ero così felice da volare
Quasi ogni volta in cui ero così triste che non mi accorgevo di piangere, se non fosse stato per i
singhiozzi, che sentivo uscire come se nemmeno fossero miei. Ho scritto tanto,
tanto di tutto, frivolezze e cose pesantissimi, ho scritto dei miei figli e
della mia famiglia strampalata , sparsa e meravigliosa, dei miei viaggi, le mie
vacanze da zingara, le mie partenze, i miei ritorni, ho scritto di avventure bellissime accadute
senza uscire da questa casa e da questo giardino, dal pratino che conoscono in
tanti, dalla casa in Collina che a volte è rifugio e meraviglia e teatro di
festa e bellezza e altre volte così silenziosa da far paura, un minimo rumore e
non dormo più.
Dieci anni.
Rileggo ogni tanto, mi piace ritrovarmi nei post che ho
scritto, ve ne regalerò uno al giorno e mi vedo così diversa e così uguale a 10
anni fa, avevo dei bambini e non degli uomini fatti e delle donne quasi, le
feste di laurea erano così lontane, certamente ero più bella, forse più serena,
di sicuro più ansiosa, o forse no, non saprei dire.
Rileggo per sapere come sono stata, rileggo per imparare,
imparare sempre, che tanto gli sbagli si fanno lo stesso anche se studi di
matti, non è così semplice.
A volte la vita ti corre dietro, altre ti si siede vicino e
ti sorride. Altre invece, ti prende a schiaffi così forti, e ti strattone, di
qua e di là e ti maltratta e ti fa dire Basta, che ti copri la faccia con le
mani ma che stai lì a prenderle, perché non è che ha i altra scelta, mai.
Dieci anni.
Amo questo blog come uno dei miei libri preferiti, quelli
che torno a rileggere ogni tanto, quelli che so a memoria e ogni volta mi
stupisco di una frase, di una virgola messa nel posto giusto che è una
pennellata di poesia, e allora cerco di trasporla, la poesia, nei giorni miei
che di poesia hanno proprio poco o niente, che non sono molti, ma insomma.
Così, continuo a scrivere.
Per me, per le persone che qui si riconoscono, che qui
trovano da sorridere qualche volta, o da riflettere o da dire Che Scema.
Continuo a scrivere questo libro bellissimo, come va a finire non lo so, non
sono brava coi personaggi e coi finali, con gli incipit invece sì, e allora, i
libri più belli iniziano con C’era Una Volta, io inizio con grazie, a chi mi
legge da sempre, e grazie a loro, alle Fragole, che mi hanno permesso di non
impazzire, di non lasciarmi andare, di tirar fuori dal cilindro qualcosa che mi
facesse bene, e in qualche modo mi facesse soffiare il naso, tirar su col naso
e nascondere il fazzoletto. E andare avanti.
Grazie Fragole Infinite.
Da chi ogni giorno salvi e
accarezzi. Da chi ti ha voluto. Da me.
Che son passati 10 anni ma sono sempre io.
05 marzo, 2006
Mi sa che il momento è arrivato.
Cento volte? Mille volte? Almeno una dozzina!
Le volte che ho provato a creare un blog. E chi sono, mi dicevo, la scema del villaggio?
Così, eccolo.
Un pò di me, molto della mia vita e delle cose che sono mie, i figli, i libri, i fiori, le ricette,i biglietti del cinema, gli scontrini, i nastri dei regali.
Io, insomma.
Mi ricorda molto i diari che facevo da fanciulla.
E' divertente.
L'unica cosa che mi mancherà, sarà attaccare le foto con la coccoina.