07 dicembre, 2011

Giornate come questa.



Che l'albero si fa all'Immacolata. ma il mio non è un albero vero, cioè è un albero vero sì, ma è secco e avulso, non per niente l'ho chiamato Avulso Albero Zen. Ma lo farò domani. Oggi, non ne ho il tempo. E nemmeno l'ispira, la situa, come si dice. Oggi è un giorno strano, Ho fatto mille cose, mi sento come passata nell'Imperia, sono una fettuccina, una pappardella, quella da fare con la panna e i funghi. Sono stata a Pavia ed è stata una grande, grandissima emozione. Fine. Oggi è un giorno strano perchè sembra sabato, perchè è l'inizio, il vero inizio delle vacanze natalizie, e mi piace perchè domani saremo tutti tutti, finalmente a questa tavola che sarà rossa, e coi bicchieri belli, domani è un pò una festa, festeggeremo qualcosa, ancora non sappiamo cosa ma sarà così, quassù nella Casa in Collina ci sono cose da fare, lucine da appendere, da sole, dacchè nessuna coinquilino vuole condividere con me tale pratica natalizia, ma chissene importa, farò da sola come l'anno scorso, nessuno che mi dirà Mettile Qui o Sposta di Là, farò di testa mia, quest'anno niente palle sull'albero, ho voglia di sole luci, e statiche, non intermittenti, luci piccoline, bianche, invisibili quasi, L'Avulso Albero Zen è stato un anno tutto bianco, un anno tutto nero, un anno tutto rosso. Quest'anno, niente, sarà di luce e basta. Perchè è luce che serve, che serve a me e serve a tutti, adesso. Luce a illuminare, a indicare la strada, a dire Non Vi Siete Persi, Voi Siete Qui, come le cartine delle città, o anche da Selfridges, che ci starei due giorni interi e pure ci dormirei, qualora, lì, troverei di sicuro delle palline strane per L'Avulso Albero Zen, domani qualcosa inventerò, luce e luce un pò dovunque, candele e calor bianco, la purezza, la semplicità, la pappardella diventa filosofa, chissà se Babbo Natale mi porterà un'Imperia. 
Però, secondo me, anche a cercare e a starci due giorni interi, Selfridges l'Imperia mica ce l'ha.



05 dicembre, 2011

Le cinque.


Mai svegliarsi prima della sveglia. Succedono cose lassù, nella Casa in Collina, che proprio non vanno bene. Vorresti ridormire, e ci provi pure, manca un'ora, è buio pesto di fuori, ti ha svegliato un rumore sordo, forse un libro caduto da un letto, chissà. Non è bello esser svegli la mattina prestissimo, o almeno, non lo è per me. Ho pensieri che mi passano sopra come rulli e mi schiacciano contro il materasso, e per una strana legge fisica è come se il materasso avesse un buco e io ci precipitassi dentro, non so dire, o stessi sempre per. Non mi piace star sveglia se sono così, e allora provi a riordinare tutto, a dire, ma dai, è un bel dicembre freddo il giusto, e oggi anzi stasera sarà on line quel librino delle Fragole, e poi scatterà l'operazione Addobbo Natalizio per tutta casa, e poi ancora mille cose belle e forse altre meno, non è che si può scegliere, bambina, di fare solo e soltanto che piacciono a te, non è un banco del mercato, non è che dici al fruttivendolo questo sì e quello no, non si sceglie, si compra tutto in blocco, fa parte del gioco e nel gioco son compresi i sassi e i macaron di Ladurée, l'acqua di pozzanghere e champagne, carta vetrata e cashmere. Questo succede la mattina prestissimo se sei sveglia da un pò, e allora è meglio tirarsi fuori, puntare le braccia per non precipitare giù, farsi più forte del rullo che passa a schiacciarti e lo farebbe sul serio, come, non hai ancora imparato? non serve respirare profondo e girarsi e rigirarsi e schiacciare la faccia nel cuscino, lo vedi, sta arrivando, non dargliela vinta, non stavolta, non adesso, non oggi e non qui, precipitare nel buco del materasso non è mai una bella sensazione, fuori forse è già arrivato il pettirosso, prepara una bella colazione, non farà così freddo, lo vedi che non ci sei cascata stavolta, sarà un bel 5 dicembre, promesso.

01 dicembre, 2011

E invece, dicembre.


 E invece, mi piace. E' come se si girasse il foglio, ma non come quello del libro, che è impercettibile. Si gira il foglio del calendario, del blocco note, il gesto è più teatrale, lo noti di più, non so dire come. Ci si è scrollati di dosso l'umidità, la malinconia, i giorni pesanti. Ci si è lasciati alle spalle quei momenti odiosi, dove persino il cervello sembrava sciroccato, scosso, sbattuto, ieri mi sono persa in città, nella nebbia fittissima, ho girato in una strada e invece era un'altra strada, fra le case, non il viale che faccio di solito. Mi ha colpito, sono rimasta lì come una scema, e adesso? non perchè non sapessi come fare, non mi son persa a New York, figurati se mi perdo qui, però ci son rimasta, ho avuto una sensazione sgradevole, come quella volta dei numeri, sarà l'inizio della fine? mi son detta, son così stordita che perdo la strada per andare a casa, che razza di malattia mi verrà mai. E invece no, chiacchieravo con la PrinciRockettara, ridevamo, ero distratta, ecco perchè. Dicembre, alla fine. Dicembre che mi piace anche il nome, sa di camino e di neve e di carta da regalo e di pino e di arancia. Da oggi, mi autorizzo a non nausearmi a vedere le cose di Natale, perchè c'è ed è inutile negarlo e se ce lo si fa piacere è ancora meglio, ti risparmi un sacco di menate, non rischi di passare per sempre e soltanto controcorrente, a me Natale piace, invece, non a ottobre ma mi piace, e da oggi mi piace, ho deciso. Perciò buon dicembre a me e buon dicembre a chi legge qua, a chi è passato per vedere se sono ancora fuori come un geranio parigino o se sto meglio, a chi non ne sapeva nulla ed è passato uguale. Buon dicembre, è un bell'augurio che non fa quasi nessuno al mondo, buoni giorni di festa e di tranquillità e anche buon caos allegro, di quello che c'è nel mese di dicembre, la quiete accesa, il casino buono, intendo. Fra pochi giorni scatterà l'operazione Albero di Natale, sia quassù, nella Casa in Collina, che nella Casa di Cuore di Maglia, e allora sarà bello vedere tutte quelle scatole e tutta quella bella confusione, in casa mia dicon tutti, Sì Sì, Bello Bello Ma Te Lo Fai da Sola, e infatti sarà così, ma mi piacerà, comincia a piacermi tutto di questo mese qui e sono solo le 8, bell'inizio, bella storia e buon dicembre. Lo sarà di sicuro.
ph. TheLittleCorner

28 novembre, 2011

E' cielo d'albume.


Succede, ogni tanto, ancora succede. Che sto ferma, che mi prenderei a schiaffi, che starei immobile da qualche parte a guardare da nessuna parte, a fare niente, a pensare niente, a sentirmi niente come niente mi sento ogni tanto, che è sempre più di rado ma mi ci sento qualche volta, e quando arriva, la volta, è come se fosse la prima, di volta, e come se non fosse mai passato, come se fosse arrivata anche ieri e ieri l'altro, ma arrivata che cosa, arrivata questa cosa, questo stare, Cos'Hai? Niente, appunto, il niente, ho niente, sono niente, sono nessuno e da nessuna parte, da nessuna parte starei, da nessuna parte andrei, opaca e viscida, sono nebbia sulla collina, nebbia che si brina intorno agli alberi, sono collosa e torbida, non trasparente, non lucente, ma offuscata, cupa, pesante, sono nebbiosa,  come nebbiosa è  la nebbia di fuori, per forza,  non so dove andare, sbatto contro questo muro che non c'è, non so la strada, o meglio la so, ma con la nebbia nemmeno la strada di casa riconosci, qualche volta. Sono d'albume, molliccia, inconsistente, sono un liquido del tutto inutile che qualche volta sbatti giù dal lavandino, è un giorno così, me ne sono accorta subito, appena ho aperto gli occhi, Oggi Sarà Così, e adesso almeno lo riconosco e cerco di, e prova a, ma niente, niente e nessuno, inizio mille cose e non ne finisco mezza, schiacciata da un masso, si fa presto a schiacciarmi quando sono così, da dove comincio, cosa devo fare, fuori il cielo pesto e invisibile, dentro prove tecniche di tirarsi fuori, proverò a fare, a scrivere un pò, a inventare qualcosa, incolore e insapore, che giornata scivolata via, che niente del tutto, che spreco di tempo, come non sapere che con l'albume ci si fanno le meringhe, zucchero e forno bassissimo, mi sa che ci provo.

27 novembre, 2011

Chi legge le Fragole, regala le Fragole.





Tutti infularmàti. Di già. Con i regali, intendo. Qui, ancora no, grazie. Nel senso che è ancora novembre, e che diamine, anzi ancora non è finito, e allora, a pensare ai regali di Natale, ancora c'è tempo. Ma in realtà, ci ho pensato anche io, oggi. Nel senso che ne sto preparando. Che farò io, certo, ma che potrà fare o farsi ognuno dei lettori di Fragole Infinite, che, per esempio venerdì scorso sono stati 549, mica pizza al prosciutto. Cioè chi legge le Fragole, regala le Fragole, appunto. Sto infatti raccogliendo tutte le Odi e le Leggende di Fragole Infinite in un grazioso volumetto illustrato, di quelli che si compreranno on line, di quelli che nemmeno devi andare in centro per comprare, perchè ti arriva in tutta scioltezza sul pc, e poi tu potrai stampare a piacer tuo, sulla carta del colore che ti piace, e rilegarlo poi come più di aggrada, a spirale, a volumetto, o semplicemente con tre punti di pinzatrice, per dire. E ne comprerai a manciate, per chi dice che non ha tempo di guardare il computer oppure nemmeno sa come si accende, oppure che lo considera più o meno come la succursale dell'inferno o cose così. Si regalerà alla mamma, alla sorella, al fidanzato, o alla fidanzata, sarà bello averle tutte lì in fila, le Odi e le Leggende, ma che bella idea, davvero. 

Save the date. Il 5 dicembre, ore 21, sui migliori pc, Odi e Leggende di Fragole Infinite. 
Bella storia.


Stasera vi aspetto qui. 
11 euro per avere tutte le storie, 5 minuti per stamparlo e sarà vostro per sempre.
Un bel regalo di Natale.

Odore di dicembre.

  Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...