Ci sono le partenze. E i ritorni. In mezzo c'è tutto il resto. Ci sono insegnamenti da seguire, Metti la Testa dove Hai il Tuo Corpo, e devo dire che ce la si fa, ogni tanto, anzi quasi sempre, si cerca di essere concentrate sulle cose che vedi, sulle persone che hai intorno, insieme a te. La vacanza di Natale è quanto di meglio c'è per la mia famiglia, per me, per i miei pensieri. Anni e anni di allenamento mi fanno essere brava a lasciare i guai, le grane e le questioni nel momento stesso in cui vado via, con qualsiasi mezzo, le saluto dal finestrino, le lascio a terra, le guardo passare o le guardo da sù diventare dei puntini invisibili, che bei disegni sono quelli che vedi dall'aereo, provi a indovinare le case, le pianure, le città, le autostrade. La partenza e il ritorno. In mezzo, c'è tutto. E appena torni, anni e anni di allenamento non mi hanno ancora insegnato come fare, se ritrovo tutto lì, come un regalo ad aspettarmi, tutti i pensieri sono lì,intatti, li ritiro col bagaglio, anzi, già li intravedo prima di arrivare, mentre mi avvicino pianissimo al suolo, e quel che partendo vedevo diventare piccolo diventa ora sempre più grande, sempre più gigante e ingombrante e pesante e sembra sempre che sia così ingarbugliato e difficile e solo il sussulto delle ruote sul terreno mi danno una specie di respiro, passerà, passerà anche stavolta, ma che fatica, che immensa, titanica fatica ogni volta, mi dovrò impegnare, dovrò farcela prima o poi a inventare partenze che non hanno ritorni e se ce li hanno, non così, per piacere, non così.
30 dicembre, 2011
26 dicembre, 2011
E quindi.
Si trovano tavole imbandite e decorate con le più fini tra le decorazioni natalizie, si provano piatti a metà fra il fascino arabo a la millenaria, nobile cultura di questa isola che conoscevo pochissimo, certo, piove a dirotto, ma in fondo non è male, si scelgono con cura le chiese, si perde tempo a far tradurre ai figlioli le frasi in latino, si ride molto, un pò gita scolastica, come al solito, quando siamo tutti, che negli hotel fanno l'appello a ridarci i documenti, sembra davvero una colonia questa qui. Si è corso sulla spiaggia, le onde lunghissime, la schiuma, i gabbiani, la sabbia finissime e quella infilata di case basse, di palme, di cactus lungo la scogliera, c'è il mare e lì vicino la montagna, a un tratto sembrava si fosse messo a nevicare, ma come, nevica qui? La carovana prosegue, qualche altro giorno ma a pensarci si fa fatica, è così bella la vacanza di Natale, è il regalo che ci facciamo ogni anno, a dire, siamo noi, preziosi a noi stessi, vicinissimi. I pensieri sono sottili e brillanti, illuminati dalle luci lungo le strade, dalle mille lampadine, dalle solennità dei presepi e dagli sguardi lucidi dei miei qui, ancora per un pò, qualche giorno ancora, di beata pace, che la festa continui.
Non so bene cosa sia successo, ma qualcuno nel dubbio si è mangiato tutte le foto delle Fragole. Dicono che rimedieranno, dicono. Ancora qualche giorno e si vedrà.
24 dicembre, 2011
Lontana?
Lontana, non lontanissima, il giusto, al mare, sugli scogli, nei mercati, fra i carciofi, le stelle di Natale, il marzapane, ancora mare, la spiaggia, la cattedrale, i vicoli, le catacombe, le chiese, i mandarini colti dall'albero, i tramonti, i cannoli, il santuario, ancora spiaggia e ancora mare, e luci e luci di Natale un pò dovunque.
Lontana sì.
Ma vicina.
Buon Natale, e ancora avete voglia di sentirvelo dire, dal cuore, col cuore.
Buon giorno di festa e di pace, e di tranquillità, per una volta, per un giorno soltanto.
Solo per un pò.
Abbraccio tutti, è strano, raramente mi rivolgo a chi mi legge, stasera che è la vigilia di Natale, la Scrivente che sono io abbracci in un grande, grandissimo abbraccio i 215 lettori che si chiamano followers ma che sono per me amiche, amici, un pò cugini, insomma.
E le 500 ditina che fanno clic ogni giorno sulle mie Fragole.
E 500 fettine di panettone per tutti voi.
Non riesco a far gli auguri quasi a nessuno, ho le mail sballate e valanghe di numeri senza nome, ho un giocattolino nuovo che ancora devo studiare per benissimo, io di 'ste cose elettriche non tocco niente e si sa, ma questo qui è troppo una figata e allora datemi tempo di studiarlo, è la vigilia di Natale, eccheccavolo, si può dire eccheccavolo la vigilia di Natale?
Buona sera di festa e di luci, sono lontana ma nemmeno tanto, ve l'avevo promesso e mi sono fatta un Tumblr e per queste vacanze mi trovate qui.
E comunque, e perciò, buona sera di belle cose, per stasera che è la vigilia, son lontana sì, ma nemmeno tanto, alla fine.
19 dicembre, 2011
Chissenefrega.
15 dicembre, 2011
Christmas Party? Yessssss!
Stasera vado a una festa.
Ma và?
Sì.
E che festa sarebbe?
Una festa di Natale.
Ah.
Entusiasmo incontenibile, vedo.
Alla festa ci vai tu, mica io.
Giusto.
Ma che festa?
Una festa bella, con le mie amiche, i regali, la pizza alla Grat's che è il top.
Ah. Tanto rumore per una pizza.
Non proprio bellezza, la festa inizia già dal pomeriggio.
Esagerate.
Sì, esagerate, come la Fanta.
Non capisco.
Lascia stare.
E quindi?
Quindi che?
Inizia dal pomeriggio e poi?
E poi niente, oggi si festeggia tra di noi, che poi ognuna si sperde tra viaggi e parenti e allora...
Bella storia.
Nient'altro?
No.Beh, divertitevi.
DI.SI.CU.RO.
Ah, e buon Natale.
Ma se è il 15.
Beh, stasera sarà Natale per voi, no?
Non ci avevo pensato. Sagace.
Vabbè và, ciao.
Ciao.
Clic.
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