No che non va bene. Confusa, inconcludente, ciondolante, un pochino. Svegliata a pezzi, le gambe giù dal letto e tutto il resto lì, le braccia sotto il cuscino, i capelli arruffati sulla faccia, non mi alzo, non ce la posso fare, non stamattina, non adesso, per piacere, non così. Nessuna voglia di niente. E invece, bellezza, ti conviene scrollarti per bene, alzati e cammina, e fila in cucina, ti ci vuole un caffè triplo, magari, e iniziare a fare i programmi, bella presente a te stessa e non con quella faccia lì, le braccia ciondolanti, i capelli esplosi, gli occhi semichiusi e quei mugugni, suvvia! una signora per bene non scende dalle scale biascicando ma chesonno, ma che ore sono e cose del genere. Una signora per bene si alza e schizza sotto la doccia e giù di guanto di crine e canticchia, magari, e poi avvolta in una nuvola di profumo di mirtillo imburra toast e versa caffè e Ancora Succo D'Arancia? e poi sale e sveglia i figlioli con voce da fringuello, Tesoriiiiii! Un bel niente, invece. La giornata virerà, mi auguro, nel senso che alla fine mi sveglierò davvero e farò la tonnellata di cose che devo fare e che non ne ho nessunissima voglia al mondo nemmeno per sogno. Sono stata chiara? Con tutto ciò, signora cara, è ben meglio che se lo metta bene in quella deliziosa testolina: l'estate, ahimè, è proprio finita per ben sul serio. Certo, siamo ancora in magliettina e senza calze e abbiamo ancora quell'aria di salute dorata e biscottosa, carezze di quel sole di cui ci siamo fatte scorpacciate. Ma presto, molto presto, sarà autunno davvero e la nebbiolina che ora avverte nel suo altrettanto delizioso cervello, ci sarà, ma sì, proprio fuori dalla finestra. Già. La patologia comunemente chiamata Sindrome da Cambiamento di Stagione è più brevemente definita scazzo, e non faccia quella faccia lì, che siamo nel Benemerito Paese dove basta dire un Vaffan e ti invitano da Santoro. Comunque, ben meglio sarà che s'organizzi: non più fresche insalatine ma zuppe e passati. Non più camiciole ma felpone e sciarpone. E i parei se li scordi per un pò. Coraggio, si abituerà. Nel frattempo, le prescrivo una bella cura. Ricostituenti, per iniziare, ginseng e guaranà, per finire. E cachemere, cachemere, cachemere in quantità. Bell'e pronto o da tricottare nel prossimo Knit Cafè, nel cachemere v'è la soluzione ai suoi acciacchi. Da qualcosa bisogna pure cominciare, no?
5 commenti:
Così, per darti una scossa, provvedo subito a lanciarti un pensiero in più, da aggiungersi ai mille altri impegni che avrai in lista: hai in programma di andare a fare un giro a ManualMente, rassegna della maanualità creativa, dal 27 al 30 settembre al Lingotto?
Ci sarò eccome, giovedì. Sarò dalle parti dello stand della Compagnia del Cotone, che ha organizzato un Knit Cafè. Ci sarai anche tu?
Mi piacerebbe molto, ma devo organizzarmi con il lavoro. magari uscendo un pò prima dall'ufficio riesco ad arrivare intorno alle 16-16,30.troppo tardi?
ti riconosco perchè hai qualcosa di viola addosso? ;-)
...e che te lo dico a fare?:-)
E già ieri nonostante il sole la nebbiolina già c'era rada rada ma c'era, mannaggia a lei e a quella malinconoia che si porta con se. Sai che se non ci fossi ti si dovrebbe inventare??!! Mi sa che da domani mattina invece dell'intruglio iperico e gincobiloba passo a leggere te e poi via. Grazie per quello che scrivi mi regali sempre un sorriso :)
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