28 gennaio, 2008

Alba rosa.

Spettacolare. Da fermarsi a guardare appoggiate al davanzale. Da voler fotografare, anche se è tardi ma che non trovo la macchina fotografica e stamattina sarà un delirio di avanti e indietro, perciò. Un'alba preziosa, un cielo strapazzato di rosini e violettini, mi ci farei una gonna con una stoffa così, un pareo, magari. Un cielo da dedicare. A chi stamattina si è svegliato con un sorriso, nonostante. A chi ha passato la domenica a catalogare, sistemare, suddividere, riordinare, e a fottersi chi dice che riordinare fuori vuol dire bisogno di ordine dentro di sè, che dentro di me va bene così tutto com'è, incasinato e ingarbugliato ma così. A chi ha saltato la colazione e a chi l'ha fatta coi fiocchi e i controfiocchi, chi con l'argenteria chi con le tazze sbeccate. Dedico quest'alba lucida a chi sente che è già un pò primavera, che il sole, il tiepidino e tutto il resto, a chi ha già voglia di mare e fa programmi e progetti e itinerari. A chi cambierà e a chi non cambierà affatto, e a chi sta cambiando adesso, cucina, borsa, città o fidanzato: i cambiamenti vanno presi piano piano, come una medicina che fa schifo, vanno sorseggiati come il Moet Chandon Imperial, vanno affettati sottili come la bresaola. Non esistono cambiamenti senza scossoni, senza nervosismi e senza scazzi, ma sì che lo posso dire, per una volta. E infine, dedico quest'alba confetto e violetta di Parma ai miei figlioli, che si abituino a guardare in sù quando si svegliano, perchè è dal cielo che si può scoprire come sarà il giorno che viene, e tutti i giorni in fila fanno la vita e che devono trovare in ogni singola mattina, in ogni singolissima colazione, in ogni volta che aprono la porta per uscire di casa, una cosa soltanto, almeno una, che sia gradevole e da sorridere, e profumata, anche, e brillante e un pò rosa, come questa mattina qua. La felicità è cosa semplice ma rara, banale eppur preziosa, nascosta, ben nascosta, tra le nuvole del cielo. Da guardare, rubare e custodire, sia di notte che di giorno, sia il rosa che le stelle. Dedicato a chi stamattina sa che non è male, che in fondo in fondo va tutto come deve andare e a chi alle sette e mezza o poco più si è incantato a guardare questo cielo. Come me.

8 commenti:

santin ha detto...

Anch'io stamane ho guardato il cielo ed ho pensato alla primavera...
Buon Inizio di settimana, mia cara cugina...Sto leggendo un libro che sicuramente ti piacerà, Un albero cresce a brooklin, di Betty Smith, edito da Neri Pozza..
Buona Lettuta
tua santin

Anonimo ha detto...

Che bello iniziare la giornata in questo modo.Questa mattina ho fatto anche le foto a questa spettacolare alba.
Peccato però,dover andare dal dentista!!!
Un abbraccio e grazie!!!
Tiziana

Anonimo ha detto...

Ciao, come al solito anche qs. volta sei riuscita a tradurre con delle parole così semplici eppur così vere ciò che anche nel mio cuore ho provato stamattina...grazie, ti leggo ogni giorno, fin dall'inizio e mi sembra di conoscerti da sempre, mi rispecchio in te e nella tua famiglia che in certi versi somiglia molto alla mia...non ti scrivo spesso x' noto che non rispondi volentieri, quindi forse non ti interessano molto i ns. commenti, penso che in fondo tu scriva + x te che x noi...comunque quando posso ti passo sempre a trovare, x ridere,x sorridere e spessissimo per emozionarmi, ciao emi.

diamanterosa ha detto...

Sbagli, Emi, i commenti mi interessano, eccome. Un blog vive di commenti e di visite, e di che cos'altro se no. Li leggo direttamente nella posta, che apro spessissimo per vedere se ci sono aggiornamenti. Hai ragione invece quando dici che non rispondo: non è questione di voglia o meno, ma se rispondessi sarebbe una rubrica, un botta e risposta che non mi piace, spesso si cadrebbe nell'autocelebrazione, e in risposte automatiche che non condivido e che invece leggo su altri blog. Scrivo per me, è vero. Scrivo per gli altri, anche. Scrivo per te. E per tutti quelli come te che leggono senza commentare. E' un segreto fra me e loro, fra me e te. Grazie.

diamanterosa ha detto...

E mentre ci sono, volevo dire a Santin che Un Albero Cresce a Brooklyn è stato il primissimo libro che ho letto in vita mia, romanzo, intendo, dopo Piccole Donne e la letteratura da ragazzine. Avevo 12 anni.
E a Tiziana, un abbraccio stretto. Anche lei, anche quando non scrive, io so che c'è.

Anonimo ha detto...

oops...forse ti ho offesa...non era mia intenzione, erano solo considerazioni fra me e me ad alta voce...cmq anche stamattina mi hai fatto fare due risate...biancaneve con la frusta...vatti a fidare delle favole!! baciotti emi ^-^

Anonimo ha detto...

Sai che le tue parole sono riuscite a
farmi stare bene per tutta la giornata?
Grazie di cuore.
Un abbraccio
Tiziana

Anonimo ha detto...

Che bello "Alba Rosa" cosi' semplice e profondo...come il mare...quello blu di Capri che adoro.
Anch'io ti leggo sempre, ma un po' per timidezza non ho mai commentato, questa volta invece non ho resistito!!!
Un bacio grande.
Anna

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