E' un'ombra invisibile. Un peso impercettibile, presente. In un angolo, qualche volta, che sembra sparito, che sembra scolorito, che sembra solo ma non è. Che strani giochi fa, che sono anni che ti sforzi di ricordare e di mettere insieme, è passato così tanto tempo e le cose che che ti restano sono così poche, che hanno perso la luce lungo la strada, e ricordi sì, ma vorresti ricordare di più. Te ne è mancato il tempo. Di collezionare cose da ricordare, ecco, le metto lì, le riaprirò quando sarà il momento. Passano, i giorni e gli anni, e non è mica vero che passa, è sempre lì, a volte non lo ascolti, a volte, nemmeno te ne accorgi che c'è, e invece è lì, eccome. E ti rende così strana, più strana che triste, in realtà, a immaginare come sarebbe adesso se, e cosa farebbe adesso se, e coi nipoti e con me, e con mia madre e con mio marito, magari ci parlerebbe di calcio, di politica, di cose. Ma parlare coi se non è mica divertente, e sono così tanti anni che dico se e se e se, e non so nemmeno se oggi andrò al camposanto, forse domani, forse chissà, e se e se, se ascolto questa grande sconfinata malinconia, se ho poche cose di lui da ricordare e raccontare e sempre le stesse, se passeranno ancora mille anni e io ancora qui, intrattabile e strana, a pensare e immaginare e a dire ma quant'è che non sei qui papà.
8 commenti:
Rimane sempre dentro il cuore e nello stomaco, quella malinconia che non ti abbandona mai. Spesso non ci pensi, ma basta un profumo, una situazione, un nome gridato ed ecco che il ricordo torna, forte. Ma non solo il ricordo, anche la triste consapevolezza di quello che non è stato, che non hai vissuto con loro, del dopo che di te non sono riusciti a vedere.
Il tempo lenisce certo, la vita continua, ma quanto amore si prova e quante lacrime scendono ancora al solo pensiero.
E ci ritroviamo Amiche....
Biancaneve
so cosa provi..mia mamma e' mancata ad Aprile e il mio papà un mese e mezzo dopo di lei
ciao
Erre54
In qualche modo il tempo che passa peggiora...nel senso che è vero che vai avanti e neanche ci pensi sempre ma quando lo fai...è lancinante, perchè al dolore per l'assenza, per la mancanza, si somma la consapevolezza del tempo passato senza, e di quanta vita è trascorsa e di quanto si è perso....Un abbraccio, e uno speciale a Erre54.
Laura
Il papà di mia mamma è mancato nel 1969, quando lei era solo diciannovenne. Ed ancora oggi la mamma non può parlarne tanto il dolore è ancora strisciante, ancora sulla spalla come una sanguisuga che non molla mai.
Figurati che io non l'ho neanche mai conosciuto questo nonno e nemmeno io ne posso parlare senza che le lacrime punzecchino gli occhi.
Mio papà è mancato quando mio figlio aveva otto mesi, ora ne ha 26...eppure quando guardo mia madre lo vedo lì accanto a lei, li vedo con gli occhi del ricordo sempre vicini (come non vedo me), ma anch'io mi rammarico del tempo che non gli ho dedicato, per le parole a volte un po' dure che gli ho detto, forse è normale che sia così, forse è normale che quando ci sono, non abbiamo tempo e quando non ci sono più lo vorremmo avere.
una volta una persona mi disse che i genitori si impara ad amarli nel momento in cui ci fanno tenerezza...che è quando invecchiano...
Oggi è il suo compleanno. Quarantun anni, mia cognata. Due bambini, i miei nipoti. Riccioli e occhi verdi e risate e poi lacrime ed esami e poi niente speranza, non più, e poi come lo diciamo ai bambini, no aspettiamo, e poi non c'è stato più tempo e luglio è stato tremendo per chi è restato a contemplare quello spazio-tempo vuoto di lei. Vado al cimitero a portarle il suo regalo. Buon compleanno LIDIA.
E a volte sogni che è tornato a casa guarito, e che puoi dirgli finalmente tutte quelle cose, gettargli le braccia al collo, vederlo giocare e accarezzare i tuoi bambini. E quando ti svegli ti disperi perchè immagini quanta tenerezza e quante gioie gli sono state negate e gliele avresti potute dare tu... se soltanto ne avessi avuto il tempo.
lamagagiò
Mi volto, e vedo poco più di due anni senza di lui.
Poi guardo meglio, guardo più indietro, e lo vedo ballare, lo sento ridere.
Poi guardo me, ora, e vedo un figlia, che si sente sempre più sola, e che non riesce a scollarsi di dosso il peso di quei 2 mesi, di tutte le parole, di tutte le lacrime che ha dovuto asciugare a suo padre...
Ti abbraccio.
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