Che strano, complicato aggeggio è la mente. I pensieri, le cose, si arrabattano nel cervello, giocano, si rotolano e si nascondono, fino a venir fuori quando proprio pensavi di non trovarli lì, quando credevi di non averli più o di non averli affatto, o a a dire, ma guarda un pò che cosa vado a pensare. Si parla di lei. Stamattina di più, a decidere,a condannare, a organizzare l'ennesimo viaggio verso il dove. Forse l'ultimo. Non ho pensieri in merito. O meglio sì, ho l'opinione fredda e calcolatrice di chi guarda da lontano, di chi non è coinvolto, se fossi io farei così, se succedesse a chi amo non so. Forse sarei così vigliacca o stolta o stupida o assassina o peccatrice ma non lo siamo tutti in fondo, e allora una giustifica collettiva, è quello che ci vuole, per nasconderci dietro alle opinioni, per dire, fra il tempo e i saldi, cosa faresti se. Lei sorride. Dalle foto che hanno i giornali e i tiggì, lei sorride, di un sorriso impossibile, bianchissimo e felice, che non ha più da molto. Chissà che vede e che sente, chissà che storie racconta e se ha ascoltato quelle che hanno raccontato a lei, chissà se sa. Chissà se sa che al di qua di dove è lei si cerca un posto per farla volare via, più in alto del dove di ora, nel persempre, se il persempre c'è. Non so che farei io, nè giudico nè pontifico nè sentenzio. Solo mi chiedo se. Se davvero lei preferirebbe quel silenzio di ora al silenzio di dopo, se la luce di dopo alla luce di ora. Luce sarà, nel paradiso che ognuno di noi si è disegnato apposta, a suo uso, per sè. Sorridi, Eluana, col tuo nome da fotoromanzo che nessuna madre darà mai alla sua piccola per non ricordare il tuo poco destino. Sorridi, e vola, e guarda giù, chi sceglie per te, chi stacca per te, chi decide per te, regina del sorriso immobile, regina delle storie non ascoltate, regina di luce nella Luce, regina del silenzio.
3 commenti:
Come vedi c'è sempre sintonia tra i miei pensieri e i tuoi.
Anch'io stamattina ho scritto un post su di lei. Tutta la notte ci ho pensato: come si può essere così sicuri, avere delle certezze così radicate? E sui guai degli altri, chè sui propri è più difficile.
E mi spaventa molto!
Non essere certa che nessuno darà il suo nome per non ricordare.
Ne vedo troppi di bambini intorno ai 5 anni chiamarsi Samuele.
Prima non mi capitava.
Era un nome che avevo letto soltanto sulla Bibbia.
Trovi sempre le parole giuste, tutto qua.
lasciatela morire in pace e vivere una vita accettabile al padre
Posta un commento