Un pò da zingari. Lavati da schifo, stesi da schifo, asciugati benissimo, in compenso, con tutto sto martellamento di vento e sole, e profumaterrimi di sapone Marsiglia e di aria di mare. Non ci sono più le casalinghe di una volta, che per loro lavare è buttare le cose nel cesto della biancheria e dal cesto della biancheria al cestello della lavatrice e dal cestello della lavatrice, tout simplement ,sulla carrucola della lavanderia d'inverno e sullo stendino abiurato dal Regio Architetto, in primavera. Tutto sto frega frega, e individua la macchia, e insìstici, se no non va via nemmeno per sogno, che diavolo sarà, pesca o che cosa? In lavatrice tutto questo sbattone non esiste. Si butta e buonanotte, la lavatrice non vuole sapere, essa lava con ignorante efficienza, che gliene importa a lei di che macchia si tratta? Se ce la fa, bene, e se no, t'arrangi. Qui, nelle Isole Sperdute, si approfitta del vento incessante e si fa bucato. La bella lavanderina non lava fazzoletti, ma frega frega e lava lava. E alla fine, stende alla bell'e meglio, che nello stendere, si ben sa, non è che sia un asso. Poi, inerpicandosi per le strade del paese, stringe un pochino gli occhi miopi e vede una scritta in lontanzanza: Fast Laundry. Self Service. Ma si può?
4 commenti:
grazie a te ed emma, che mo' indosso la sua ex gonna denim tommy hilfinger! l'unico pezzo che sono riuscita a salvare. il resto aspetta che rachele cresca...
Un bacio a tutta la ciurma!
azzu
ahaha, beh, al prossimo bucato, dovunque siate, fai cambiare la rotta e ritorni a quella lavanderia self service, sempre che non fosse un miraggio!
Buon mare!
Valeria
Grecia -terremoto ho subito pensato a fragole infinite
Ma sei a Santorini?
un bucato più bello di così..................
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