Con i cambi di stagione cambiano i gusti un pò per tutto. Cambiano le abitudini, le preferenze, le voglie. Anche nelle passioni, il knitting i particolare, succede che si cambino i propri obiettivi, i propri progetti. Quando non si knittano a oltranza sacchi nanna e micro scarpine per Cuore di Maglia, ecco che ci si dedica a progetti personali, per questo e quel figliolo, per questa o quell'amica, e ovviamente per sè stessi medesimi. D'estate ci si sdilinquisce in scialli di ogni colore, filato, misura e foggia, di seta, ortica o bambù, quelli che li inizi una sera e due sere dopo li hai già finiti o quasi, e tre sere dopo sono già pronti da sfoggiare, pronti per essere sfilati dal tuo collo e avvolti intorno al collo della prima amica che ti dice Ma Che Bello, succede spesso, almeno a me, perchè mi piace vedere l'espressione degli occhi, lo stupore che fanno, nessun ti regala più niente e se qualcuno lo fa lo guardi un pò come un marziano, a me capita spesso, faccio parte di quelle Genti Strane che hanno scatenato un delirio di mail nella mia casella di posta, che meraviglia. Comunque d'estate si fa presto, si ha voglia di cose veloci, di cambiare spesso, di progetti da poche ore. Succede che invece d'inverno, no. Succede che invece d'inverno si ha voglia di progetti più lunghi, più complicati, non so come dire, più da ritrovare. Le proprietà terapeutiche del lavorare a maglia sono risapute, Knitting Is The New Yoga, ho letto da qualche parte ed è vero. Ma il fatto di intrecciare i propri pensieri con il filo, di lasciare il progetto lì per un pò, riprenderlo e ritrovare gli stessi pensieri, non so agli altri, ma a me dà un senso di sicurezza, di calore, come se nascondessi fra diritto e rovescio la formula magica per il benessere, una tazza di tisana bollente che ti mette a posto, come diceva mia nonna, secondo lei la camomilla metteva a posto lo stomaco, non ho mai capito cosa significasse, pensavo che la camomilla facesse dormire e invece no, secondo lei era la medicina per tutto e da allora, quando ho qualcosa che non va e mi sento in disordine mi faccio una camomilla o qualcosa di caldo, per vedere se il disordine va a posto e qualche volta ci va. I progetti lunghi di knitting ti danno la possibilità di pensare a quel che ti va. di seguire con un occhio il film, i figlioli, lo Sposo, e intanto continuare per la tua strada, sul sentiero tortuoso dell'immaginazione. Un progetto lungo ha in sè anche l'effetto sorpresa, puoi fantasticare su come verrà, come e quando sarà indossato e con cosa, quanto scalderà. Certo, non è una medicina universale, non è che si sta meglio da subito, non è che che il fatto di lavorare a un progetto importante e che ti occuperà molte sere risolve ogni questione, certo che no. Intanto comincia a farti stare bene e a pensare con calma. Per tutto il resto, c'è la camomilla.
Nella foto, in progress, Corallo di Emma Fassio, disponibile qui.
2 commenti:
Il mio aggiustastomaco - aggiustatutto è il tè, un bell'oolong mi rimette al mondo. Spesso anche il rooibos conforta, senza teina. Bello il tuo progetto, viene voglia di lana a vederlo, ma qui è scirocco e ho dovuto togliere le calze.
Fa ancora caldo anche qui, ma arriverà il tempo di fare provviste di amici e colori per l'anima.
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