19 novembre, 2012

Il tempo che non c'è.

Che passa e sfugge e scivola e va lontano, il tempo passato e quello che verrà, il tempo, la vita e i giorni e le mattine e poi le sere e poi di nuovo le mattine e tutto il resto, il resto che c'è in mezzo, il pomeriggio quando è ancora chiaro, il pomeriggio quando fa già buio, ma come, soltanto le cinque? e la  sera tardi, e poi la notte, di nuovo. Il tempo che manca, la voglia che avrei di fermarlo un secondo e fargli un pò di domande, cos'hai ancora in serbo per me, il tempo che vorrei e quello che non ho, che è molto di più, non ho il tempo per le cose che amo, mai abbastanza, ho una stanza piena di cose che non ho voglia di fare e un grattacielo abitato dalle cose che invece vorrei, a star seduta sul tappeto e leggere e a pensare a cose belle, guardare le vecchie foto senza malinconia, e avere bei pensieri e nessun rimpianto mai, nessun rimorso mai, nessun guaio da mescolare, nessuna dolore con cui fare i conti, nessuna paura da contrastare. E' un autunno di grandi scoperte e di grandi novità, di piccole, piccolissime gioie e qualche mancanza, qualche vuoto da colmare, qualche cambio di abitudini. E sogni tanti, fatti e messi lì, che tanto sognare si fa presto, e poi dipende che sogno è, se ti fa svegliare spaventata o se ci ridi a ripensarlo, ferma al semaforo, magari. I sogni sono le cose che vorresti e che non racconti a nessuno, sono la parte di te che non sai nemmeno tu, sono la confusione, l'impossibile, le cose mischiate alle persone, che strani i sogni certe volte. Il mio tempo è un tempo a tratti morbido come la seta, a volte duro come la roccia, che graffia e ruba, e porta via. Il mio tempo è il tempo delle cose solide, della mia famiglia che cambia e cresce e io con lei, dei miei affetti più profondi ricollocati in altri posti, sempre nel mio cuore sì ma in altre case e in altre città, e in altre vite che non sono questa, ma la vita propria di ognuno, e il tempo nuovo e quello per stare insieme alla fine diventa più prezioso e ancora più bello. Il mio tempo è quello che non ho mai, quello che trovo per fermarmi a scrivere, quello che cerco per star da sola o con qualcuno, quello che mi invento migliore per non sprofondare. Tempo ci sarà per uscirne fuori, per non arrendersi, per non farsi schiacciare, e per dire alla fine guarda questa foto, sorridendo, finalmente.

1 commento:

Sabri ha detto...

Un bacio...

Odore di dicembre.

  Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...